Patrick Zaki rifiuta il volo di Stato e Giorgia Meloni interviene per dire la sua: le parole della premier
Giorgia Meloni spegne le polemiche su Patrick Zaki e il rifiuto del volo di Stato: "Abbiamo fatto la cosa giusta, non ci aspettiamo riconoscenza"
La travagliata vicenda giudiziaria di Patrick Zaki si è finalmente conclusa e il ragazzo, graziato dall’Egitto, arriverà in Italia nella giornata di domenica 23 luglio per essere accolto con una grande festa a Bologna, sua città d’adozione.
- Giorgia Meloni su Patrick Zaki
- Le reazioni della politica sulla scelta di Patrick Zaki
- Perché è stato arrestato Zaki
Giorgia Meloni su Patrick Zaki
Zaki ha rifiutato il volo di Stato offertogli dal governo italiano, suscitando irritazione e imbarazzi nell’esecutivo.
Dopo alcune dichiarazioni piccate di esponenti del governo è infine intervenuta Giorgia Meloni per stemperare gli animi e chiudere il cerchio delle polemiche.
“Non mi aspetto riconoscenza, non mi interessa”, ha detto Giorgia Meloni intervistata dal Tg1 nella serata di sabato 22 luglio.
“Era giusto farlo, l’abbiamo fatto e lo facciamo indipendentemente da ogni altra considerazione”, ha aggiunto la premier.
“Penso che la grazia concessa a Patrick Zaki sia un altro segno del rispetto che l’Italia ha in questo momento e anche di un approccio diverso inaugurato con i Paesi del Nord Africa, un approccio rispettoso pur con le differenze che esistono tra noi”.
“Per noi era un obiettivo importante e sono molto contenta di averlo centrato”, ha detto Giorgia Meloni.
La premier ha ammesso che alla liberazione si è giunti “con pazienza e con determinazione”.
Le dichiarazioni della Meloni hanno avuto l’effetto di porre fine alle polemiche delle ore precedenti.
Secondo indiscrezioni di stampa il governo avrebbe manifestato “sconcerto” e “irritazione” al rifiuto di Zaki al volo di Stato.
Le reazioni della politica sulla scelta di Patrick Zaki
Parlando col Corriere della Sera il reggente di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva reso una dichiarazione in merito al caso Zaki: “A noi interessava liberare Zaki e abbiamo lavorato in questo senso. Poi come vorrà tornare in Italia, tornerà. Gli erano state offerte delle possibilità, non un obbligo. La scelta è sua”.
Dichiarazione sostanzialmente in linea con quella espressa qualche ora più tardi da Giorgia Meloni.
Piccato, invece, Maurizio Lupi, leader di Noi moderati: “Al giovane Patrick, che abbracciamo con affetto, vorremmo anche ricordare che dire ‘grazie’ a chi si è impegnato per lui o salire su un volo di Stato non è un atto politico né una scelta di campo. È solo umana riconoscenza e buona educazione“.
Più ironico il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Si è trattato di una scelta personale. Ci fa anche risparmiare dei soldi, quindi va bene così”.
Perché è stato arrestato Zaki
Patrick Zaki era stato arrestato il 7 febbraio 2020 per il suo articolo del 2019 intitolato “Displacement, Killing & Harassment: A Week in the Diaries of Egypt’s Copts” (Sfollamenti, uccisioni e molestie: una settimana nei diari dei copti d’Egitto”.