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Patrick Zaki rifiuta il volo di Stato e Giorgia Meloni interviene per dire la sua: le parole della premier

Giorgia Meloni spegne le polemiche su Patrick Zaki e il rifiuto del volo di Stato: "Abbiamo fatto la cosa giusta, non ci aspettiamo riconoscenza"

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La travagliata vicenda giudiziaria di Patrick Zaki si è finalmente conclusa e il ragazzo, graziato dall’Egitto, arriverà in Italia nella giornata di domenica 23 luglio per essere accolto con una grande festa a Bologna, sua città d’adozione.

Giorgia Meloni su Patrick Zaki

Zaki ha rifiutato il volo di Stato offertogli dal governo italiano, suscitando irritazione e imbarazzi nell’esecutivo.

Dopo alcune dichiarazioni piccate di esponenti del governo è infine intervenuta Giorgia Meloni per stemperare gli animi e chiudere il cerchio delle polemiche.Dietro alla grazia ottenuta da Zaki ci sono anche le lunghe pressioni del governo italiano sull’Egitto.

Non mi aspetto riconoscenza, non mi interessa”, ha detto Giorgia Meloni intervistata dal Tg1 nella serata di sabato 22 luglio.

Era giusto farlo, l’abbiamo fatto e lo facciamo indipendentemente da ogni altra considerazione”, ha aggiunto la premier.

“Penso che la grazia concessa a Patrick Zaki sia un altro segno del rispetto che l’Italia ha in questo momento e anche di un approccio diverso inaugurato con i Paesi del Nord Africa, un approccio rispettoso pur con le differenze che esistono tra noi”.

“Per noi era un obiettivo importante e sono molto contenta di averlo centrato”, ha detto Giorgia Meloni.

La premier ha ammesso che alla liberazione si è giunti “con pazienza e con determinazione”.

Le dichiarazioni della Meloni hanno avuto l’effetto di porre fine alle polemiche delle ore precedenti.

Secondo indiscrezioni di stampa il governo avrebbe manifestato “sconcerto” e “irritazione” al rifiuto di Zaki al volo di Stato.

Le reazioni della politica sulla scelta di Patrick Zaki

Parlando col Corriere della Sera il reggente di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva reso una dichiarazione in merito al caso Zaki: “A noi interessava liberare Zaki e abbiamo lavorato in questo senso. Poi come vorrà tornare in Italia, tornerà. Gli erano state offerte delle possibilità, non un obbligo. La scelta è sua”.

Dichiarazione sostanzialmente in linea con quella espressa qualche ora più tardi da Giorgia Meloni.

Piccato, invece, Maurizio Lupi, leader di Noi moderati: “Al giovane Patrick, che abbracciamo con affetto, vorremmo anche ricordare che dire ‘grazie’ a chi si è impegnato per lui o salire su un volo di Stato non è un atto politico né una scelta di campo. È solo umana riconoscenza e buona educazione“.

Più ironico il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Si è trattato di una scelta personale. Ci fa anche risparmiare dei soldi, quindi va bene così”.

Perché è stato arrestato Zaki

Patrick Zaki era stato arrestato il 7 febbraio 2020 per il suo articolo del 2019 intitolato “Displacement, Killing & Harassment: A Week in the Diaries of Egypt’s Copts” (Sfollamenti, uccisioni e molestie: una settimana nei diari dei copti d’Egitto”.

Fonte foto: ANSA

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