La storia di Patrick Zaki condannato a 3 anni in Egitto: portato via tra le grida della madre, "l'hanno preso"
Patrick Zaki condannato a 3 anni di prigione in Egitto: dovrà restare in cella ancora 14 mesi, portato via tra le grida di madre e fidanzata
Lo scenario peggiore. Con queste parole Amnesty International ha descritto l’epilogo della vicenda legata all’attivista Patrick Zaki, condannato a 3 anni dal tribunale di Mansura in Egitto. Il 32enne, che ha già scontato 22 dei 36 mesi complessivi, è stato portato via dall’aula tra le grida della madre e della fidanzata che lo attendevano fuori.
- Le parole dell'avvocato di Patrick Zaki: quanto dovrà stare in carcere
- La reazione di Amnesty International
- La disperazione della madre e della fidanzata
- Manifestazione a Bologna
- Per cosa è stato condannato Zaki
Le parole dell’avvocato di Patrick Zaki: quanto dovrà stare in carcere
Uno dei 4 legali di Patrick Zaki, Hazem Salah, ha confermato la condanna a 3 anni all’Ansa.
“Calcolando la custodia cautelare” già scontata, “si tratta di un anno e due mesi” di carcere: il ricercatore egiziano aveva infatti passato 22 mesi in prigione fino al dicembre 2021.
Patrick Zaki e l’abbraccio con sua madre fuori dal commissariato di Mansura, l’8 dicembre 2021, quando era stato rilasciato dopo 22 mesi
La reazione di Amnesty International
“Il peggiore degli scenari possibili. Patrick Zaki condannato a tre anni”, il commento sui social di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.
La disperazione della madre e della fidanzata
Zaki è stato portato via dall’aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all’esterno.
“Uno della sicurezza è venuto e ci ha detto solamente ‘tre anni’, poi hanno preso Zaki e lo hanno fatto uscire da una porta”, ha riferito l’avvocato Hazem Salah.
“Mio Dio me l’hanno preso, mio Dio me l’hanno preso, mio Dio me l’hanno preso“: sono state queste le parole urlate dalla madre di Zaki, riportate dall’Ansa.
La donna ha potuto scorgere il figlio passare dietro una fitta grata visibile da una finestra del ballatoio del terzo piano che affaccia su un angusto cortile.
Quindi si è oi lasciata cadere su una panca di legno, colpendosi il viso con entrambe le mani in segno di disperazione.
“Dove lo portano? Dove lo portano?“, ha urlato invece la fidanzata di Patrick.
Manifestazione a Bologna
Nel frattempo, in piazza Nettuno a Bologna, martedì 18 luglio alle 19:30 si terrà una manifestazione per chiedere la liberazione di Zaki.
L’iniziativa è promossa da Amnesty International e dalla rete che in questi anni si è mobilitata per il caso del ricercatore condannato in Egitto.
Molte le adesioni, fra le quali quella del sindaco, Matteo Lepore.
Per cosa è stato condannato Zaki
Zaki è stato condannato per il suo articolo del 2019 “Displacement, Killing & Harassment: A Week in the Diaries of Egypt’s Copts”.
Era stato fermato il 7 febbraio 2020, con l’arresto formalizzato il giorno successivo: secondo le autorità egiziane ha diffuso “notizie false dentro e fuori il Paese” attraverso quell’articolo su attentati dell’Isis e due casi di presunte discriminazioni di copti, i suoi correligionari cristiani d’Egitto.
A giugno Zaki aveva fatto richiesta di rientrare in Italia, ma l’Egitto aveva mantenuto il divieto di viaggiare per il ricercatore: per questo motivo si è laureato all’Università di Bologna poche settimane fa discutendo la tesi da remoto.