Zaky scrive ai familiari dal carcere: le dolci parole del giovane
L'attivista e ricercatore 27enne viveva a Bologna ed è stato arrestato in Egitto a Febbraio. Dal carcere Zaky scrive: "Sto bene"
“Cari, sto bene e in buona salute, spero che anche voi siate al sicuro e stiate bene. Famiglia, amici, amici di lavoro e dell’Università di Bologna, mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in poche parole“. Così scrive Patrick George Zaky, lo studente straniero trapiantato in Italia che sta scontando il carcere in Egitto da inizio febbraio. Ne dà notizia l’Ansa.
“Un giorno sarò libero e tornerò alla normalità. E ancora meglio di prima“, scrive ancora nella lettera indirizzata ai suoi affetti il giovane attivista, che a 27 anni è stato arrestato per le opinioni espresse sui social media.
Del ricercatore amici e familiari non avevano notizie dirette da inizio marzo, quando era stata concoradata una brevissima visita in carcere prima del lockdown per l’emergenza coronavirus in Egitto.
Si tratta di “una notizia bella, una lettera molto dolce che ci dà conforto, che ci sprona a impegnarci ancora di più per assecondare il desiderio di Patrick, che poi è un diritto, più che un desiderio. E cioè quello di tornare in libertà”, ha fatto sapere Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, tramite l’Ansa.
“Bello leggere che Patrick nonostante tutto sia in buone condizioni, di spirito. Continua la campagna per chiedere il suo rilascio, immediato e incondizionato”, ha concluso il rappresentante di Amnesty.