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Patente ritirata per alcol anche se lui andava in giro a piedi, il caso di un 40enne di Como: "È la prassi"

Il suo tasso alcolemico era di poco superiore ai limiti. L'uomo, che era a piedi, aveva posteggiato in doppia fila e i vigili lo stavano multando. Poi gli hanno anche fatto l'alcoltest

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Era appena uscito da un ristorante. I vigili urbani gli hanno fatto l’alcoltest e il risultato ha mostrato un tasso alcolemico di poco superiore ai limiti di legge. Secondo la normativa, l’uomo non avrebbe potuto guidare e infatti era a piedi. I vigili gli hanno comunque ritirato la patente.

Patente ritirata a un uomo a piedi

Il caso che coinvolge un 40enne arriva da Como. A raccontarlo a La Repubblica è il suo legale Ivano Chiesa:

Il mio assistito era in compagnia di una persona ed era appena uscito da un ristorante. Aveva parcheggiato in divieto di sosta tra viale Innocenzo e via Benzi e i vigili, correttamente, lo stavano multando per questo. Così i due amici si sono avvicinati per vedere cosa stesse succedendo. Gli agenti hanno sottoposto entrambi all’alcol test che per il mio cliente è risultato di poco superiore ai valori consentiti. A questo punto l’incredibile decisione della polizia locale: gli hanno ritirato la patente nonostante il mio assistito non stesse guidando in quel momento, né fosse appena sceso dalla sua auto. Lo ripeto: era a piedi.

Ricorso al giudice di pace

Su consiglio dei suoi legali, il 40enne ha poi fatto opposizione rivolgendosi al giudice di pace, il quale ha accolto il ricorso. La vicenda ha però avuto un risvolto inaspettato:

Dopo la decisione del Giudice di pace siamo andanti in prefettura per riprendere la patente ma il personale si è opposto dicendo che prima bisognava portare tutti gli esami clinici che accertassero la attitudine alla guida del mio cliente. Così faccio presente che quella era omissione di atti d’ufficio e che li avrei denunciati. Ma mi viene risposto che “quella è la prassi”…

Il ricorso integrativo

Il personale in servizio presso la prefettura ha spiegato che il 40enne avrebbe dovuto tornare dal giudice di pace per integrare il provvedimento di sospensione con una dichiarazione aggiuntiva che disponesse anche la restituzione del documento. Giovedì 22 febbraio si terrà l’udienza di discussione.

Fonte foto: ANSA

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