Palermo, colpo alla mafia il giorno dopo l'elezione di Lagalla: 24 arresti, coinvolti anche imprenditori
Blitz antimafia dei carabinieri a Palermo, il giorno dopo la nomina del nuovo sindaco, Roberto Lagalla: 24 persone arrestate, colpo a Cosa Nostra
Il giorno dopo l’elezione del nuovo sindaco, Roberto Lagalla, Palermo si sveglia con un blitz antimafia del Ros, che col supporto di altri corpi militari arresta 24 persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, rapina e trasferimento fraudolento di valori. L’operazione si chiama Navel: cosa succede a Palermo.
- Operazione Navel: 24 arresti
- Perché si tratta di un colpo a Cosa nostra
- Diversi arrestati percepivano il reddito di cittadinanza
- Lagalla dopo l'elezione: "La prima cosa? Una corona di fiori per le vittime della mafia"
Operazione Navel: 24 arresti
L’operazione Navel è stata condotta dai carabinieri del Ros insieme a quelli del Comando provinciale di Palermo, del Nucleo carabinieri cinofili e del Nucleo elicotteri, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
Sono state arrestate 24 persone: 21 sono finite in carcere, 3 ai domiciliari.
Sono ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate di:
- associazione di tipo mafioso;
- estorsione;
- associazione finalizzata al traffico di stupefacenti;
- rapina;
- trasferimento fraudolento di valori.
Perché si tratta di un colpo a Cosa nostra
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai Sostituti procuratori Dario Scaletta e Luisa Bettiol, rappresentano un colpo a Cosa nostra.
Gli arrestati farebbero parte delle famiglie di Villagrazia e Santa Maria di Gesù, che compongono lo storico ‘mandamento’ protagonista delle più importanti vicende di Cosa nostra palermitana.
È inoltre emerso il contributo di alcuni imprenditori, attivi nel settore della distribuzione alimentare e dei giochi e scommesse: avrebbero messo a disposizione della cosca le loro attività, favorendo l’organizzazione nella commissione di delitti contro l’incolumità individuale, la libertà personale e il patrimonio. A due degli imprenditori coinvolti è stato notificato il divieto temporaneo di esercitare attività di commercio.
Diversi arrestati percepivano il reddito di cittadinanza
Altro elemento emerso dalle indagini: diversi nuclei familiari dei soggetti interessati dalla misura di custodia cautelare in carcere sono risultati percettori del “reddito di cittadinanza”.
Infine, i carabinieri avrebbero scoperto come alcuni affiliati abbiano avviato contatti con un noto cantante neomelodico, al fine di concordarne la partecipazione a una festa rionale, poi sfumata a causa del rifiuto dell’autorizzazione da parte della Questura di Palermo.
Lagalla dopo l’elezione: “La prima cosa? Una corona di fiori per le vittime della mafia”
Roberto Lagalla, neoeletto sindaco di Palermo, nella conferenza post vittoria ha dichiarato: “La prima cosa da fare? Deporre una corona di fiori per le vittime di mafia”.