Amministrative: Genova e Palermo al centrodestra, sorpresa Tommasi a Verona. Parlano i leader dei partiti
I risultati delle elezioni amministrative città per città: tutte le proiezioni
Archiviati i quesiti referendari, riflettori sulle elezioni amministrative. In attesa del conteggio finale, ci sono già le prime indicazioni dopo le ore 18 di lunedì 13 giugno. Al centrodestra Genova, Palermo e L’Aquila. Al centrosinistra Padova, Taranto e probabilmente Lodi. Sorpresa a Verona, dove Tommasi è davanti a Sboarina e Tosi. Nella partita interna del centrodestra, Meloni davanti a Salvini.
- La dichiarazione dei leader di partito: da Giorgia Meloni a Giuseppe Conte
- Gli exit poll delle amministrative
- Le reazioni: il commento di Salvini e della Lega
- I commenti sulla scarsa affluenza e le accuse a Salvini
- I riferimenti al referendum sul fine vita
La dichiarazione dei leader di partito: da Giorgia Meloni a Giuseppe Conte
Ore 19.33 – Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Non nascondo la soddisfazione per il primo turno. Il centrodestra si afferma in queste amministrative. Abbiamo vinto a Palermo, Genova, L’Aquila, Rieti: mi pare che questa tornata si chiuda con una affermazione, con un risultato importante che offre indicazioni e avvisi ai naviganti“.
Ore 19.10 – Giuseppe Conte, leader del M5S, sulle elezioni: “Ci metto la faccia, il dato che emerge non ci soddisfa. Un dato fa molto male: quando il 60% dei votanti non va a votare a Palermo, a parte le difficoltà di ordine tecnico che ritengo molto gravi, e quando il 56% non va a votare a Genova, possiamo parlare di un qualcosa che deve preoccuparci tutti“.
Ore 19.02 – Francesco Boccia, deputato del Pd: “Siamo il primo partito d’Italia da Nord a Sud”.
Ore 18.59 – Marco Bucci, rieletto a Genova: “Continuerò a essere sindaco di tutti, anche di quelli che non sono andati a votare”
Ore 18.43 – Damiano Tommasi da Verona: “Siamo al riscaldamento, siamo qui oltre le aspettative per una città che ha dimostrato di voler cambiare. Noi siamo qua per questo”.
Ore 18.21 – Renzi critica il centrosinistra: “Se fossi ancora un dirigente del Pd, mi porrei il tema di fare un’alleanza col centro riformista anziché coi grillini. Staremo a vedere”.
Ore 18.09 – Roberto Lagalla, prossimo sindaco di Palermo: “Ringrazio gli elettori, che sembra ormai abbiano deciso di sostenere le liste di centrodestra in queste amministrative, assegnandomi il ruolo di sindaco per i prossimi 5 anni”.
Ore 17.55 – Luca Zaia, all’Ansa, critica il centrodestra diviso (anche a Verona): “I numeri ci dicono già che dove il centrodestra corre unito si portano a casa i Comuni. Dove invece ci si presenta separati, gli elettori giustamente puniscono il centrodestra”.
Ore 17.44 – Prime indiscrezioni stando alle proiezioni. Al centrodestra L’Aquila, Palermo e Genova. Al Pd Padova, Lodi e Taranto. Ballottaggio Tommasi-Sboarina a Verona.
Ore 16.56 – Per YouTrend non c’è “la lista di Fratelli d’Italia sarebbe sopra la Lega nella maggior parte delle città principali, anche nel Nord“, ha twittato il fondatore Lorenzo Pregliasco.
Ore 16.37 – Seconda proiezione Swg (15%) da Palermo: Lagalla 44,4%, Miceli (29,5%), Ferrandelli (15,5%).
Ore 16:21 – Parla il candidato sindaco di Parma, Michele Guerra: “Risultato oltre le previsioni”.
Ore 16.18 – Seconda proiezione Swg di Padova: copertura 17%, Sergio Giordani 59,3% e Francesco Peghin 31,1%.
Ore 16.17 – Sul caos ai seggi di Palermo, Salvini svela di aver telefonato a Mattarella per denunciare la situazione. Salvini: “Spero che venga fatta luce, 50 seggi che non aprono per ore e ore… la responsabilità è del Viminale, la ministra Lamorgese è intervenuta ore dopo il disastro”.
Ore 16.14 – Giorgetti assente alla riunione della Lega. Salvini spiega che l’assenza è dovuta a “motivi di salute”.
Ore 16.09 – Seconda proiezione da Catanzaro (Opinio Italia): Valeria Donato al 44,7% (Forza Italia e Lega), Nicola Fiorita al 31,2% (M5S), Wanda Ferro (FdI) all’8,7%.
Ore 16.06 – Seconda proiezione da Verona: Tommasi al 41,4%, Federico Sboarina al 30,4%, Flavio Tosi al 24%.
Ore 15.56 – Matteo Salvini sulle amministrative: “Lo sforzo della Lega, di essere collante della coalizione anche con un passo indietro sui candidati, è la strada vincente. Alle politiche il centrodestra può vincere solo unito”.
Ore 15.44 – A Genova, secondo campione col 10% dei voti scrutinati: Bucci al 54,2%, Ariel Dello Strologo al 38,5%.
Ore 15.24 – A Palermo, col 5% di copertura per Swg, Roberto Lagalla (centrodestra) al 45%, Franco Miceli (Pd, M5s e civiche) al 28,3%, Fabrizio Ferrandelli (Azioni e civiche) al 14,6%.
Ore 15.16 – A Parma: Michele Guerra (Pd e civiche) al 44,9%, Pietro Vignali (centrodestra) al 20,3%, Dario Costi (liste civiche) al 13.6% e Priamo Bocchi (FdI) al 7,3%.
Ore 15.08 – A Padova, secondo Swg, il sindaco uscente Sergio Giordani (Pd e M5S) è dato al 58,4%, davanti a Francesco Peghin (centrodestra) al 31,2%.
Ore 15.06 – A Verona, sempre secondo Swg, Damiano Tommasi si posiziona al 41,5%. Federico Sboarina è dato al 30,5% e Flavio Tosi al 23,9%. La copertura al momento è del 5%.
Ore 15:01 – Secondo la prima proiezione Swg per La7, con copertura del 5% e un margine di errore del 2,4%, Marco Bucci (centrodestra) avrebbe raggiunto il 55,9% a Genova. Ariel Dello Strologo (Pd e M5S) avrebbe raccolto il 35,8%.
Gli exit poll delle amministrative
Si è votato anche in centinaia di Comuni, ecco gli exit poll in vista dello spoglio per ciò che concerne quelli più importanti.
Exit poll Genova
- Marco Bucci (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Liste civiche): 51%-55%
- Ariel Dello Strologo (Pd, M5S, Liste civiche): 36%-40%
Exit poll Palermo
- Franco Miceli (Pd, M5S, Liste civiche): 27%-31%
- Roberto Lagalla (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Liste civiche): 43%-47%
Intanto sono oltre 200 le persone segnalate alla Procura di Palermo dopo quanto successo domenica 12 giugno, con decine di sezioni rimaste chiuse per ore perché presidenti e scrutatori non si sono presentati. Aperta un’inchiesta.
Exit poll Parma
- Michele Guerra (Pd, Liste civiche): 40%-44%
- Pietro Vignali (Forza Italia, Lega, Liste civiche): 19%-23%
- Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia): 6%-8%
Exit poll Verona
- Federico Sboarina (Lega, Fratelli d’Italia, Liste civiche): 27%-31%
- Flavio Tosi (Forza Italia, Italia Viva, Liste civiche): 27%-31%
- Damiano Tommasi (Pd, M5S, Liste civiche): 37%-41%
Exit poll Catanzaro
- Wanda Ferro (Fratelli d’Italia): 7%-9%
- Valerio Donato (Lega, Fratelli d’Italia): 40%-44%
- Nicola Fiorita (Pd, M5S, Liste civiche): 31%-35%
Exit poll L’Aquila
- Pierluigi Biondi (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Liste civiche): 49%-53%
- Stefania Pezzopane (Pd, M5s, Liste civiche): 23%-27%
Le reazioni: il commento di Salvini e della Lega
Matteo Salvini ha voluto ringraziare chi si è recato alle urne con un tweet pubblicato a seggi chiusi.
Ecco cosa ha scritto:noti
Grazie ai 10 milioni di italiani che hanno scelto di votare per cambiare la Giustizia. È nostro dovere continuare a far sentire la loro voce!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 12, 2022
Salvini non si è comunque presentato nella conferenza indetta dalla Lega in sede, a urne chiuse. In prima fila il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, che ha prima spiegato come l’assenza del segretario del Carroccio fosse programmata e poi ha criticato gli alleati di governo insieme al vicesegretario Andrea Crippa.
“Da parte di Berlusconi e di Forza Italia qualche sostegno c’è stato, da parte di altri partiti il silenzio è stato piuttosto assordante”. Il riferimento è a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia.
Infine, Calderoli ha parlato di “un complotto che ha agito con singoli soggetti, magari non in forma associativa, affinché questo quorum non potesse essere raggiunto”.
I commenti sulla scarsa affluenza e le accuse a Salvini
Dalle urne emerge il dato negativo dell’affluenza, tra le più basse di sempre per ciò che concerne un referendum.
Questo il tweet di Carlo Calenda:
L’uso eccessivo dello strumento del Referendum l’ha logorato. Ciò premesso, i dati di affluenza sono disastrosi e denotano un distacco pericoloso dei cittadini anche dalle competizioni comunali. https://t.co/hu0r3IoMRD
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) June 12, 2022
A proposito di Azione, il deputato Enrico Costa ha commentato l’esito.
Al ‘Messaggero’ ha dichiarato nella promozione del referendum “Salvini si è fermato, ho apprezzato lo sforzo di Calderoli, che è andato avanti da solo”.
Su Twitter, invece, si è rivolto a M5S e Pd:
Non dobbiamo mollare neanche un attimo. E proseguire le nostre battaglie. Cari Pd e M5S, per voi c’è poco da esultare, astensione non è adesione alle vostre tesi forcaiole.
— Enrico Costa (@Enrico__Costa) June 13, 2022
Parla invece di “disinformazione” l’avvocato Giulia Biongiorno, senatrice in quota Lega.
Secondo lei, infatti, il quorum non è stato raggiungo proprio per questo motivo.
Ecco il suo tweet:
Complici silenzio e disinformazione, il quorum non è stato raggiunto. La riforma della giustizia è un percorso lungo, tortuoso, difficile, ma sono certa che con pazienza e determinazione riusciremo a raggiungere l’obiettivo nell’interesse di tutti.#Referendum #REFERENDUMGIUSTIZIA
— Giulia Bongiorno (@gbongiorno66) June 13, 2022
Non mancano le critiche a Matteo Salvini e alla Lega.
Il sottosegretario del Ministero dell’Interno Carlo Sibilia, del M5S, ha twittato in merito alla scarsa affluenza.
Ecco le sue parole:
La colpa della scarsa affluenza è di chi ha proposto un #referendum sbagliato. Quello sul taglio dei parlamentari infatti ha avuto esito diverso. Se ci fossero stati quesiti come #salariominimo, #eutanasialegale, #ddlzan, certamente il quorum sarebbe stato raggiunto.
— Carlo Sibilia (@carlosibilia) June 13, 2022
I riferimenti al referendum sul fine vita
Non mancano poi le polemiche sulla natura del referendum sulla Giustizia.
C’è chi, come l’azienda Taffo, ricorda quello respinto sul fine vita.
Ecco il tweet:
Il vero #Referendum sulla giustizia, sarebbe stato quello sul fine vita.
— TAFFO (@taffoofficial) June 13, 2022
Sullo stesso tema si è espresso anche Marco Cappato, già esponente dei Radicali e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
Dopo aver votato, infatti, ha spiegato di aver lasciato a verbale il “reclamo contro la Corte costituzionale, che ci ha impedito di votare su eutanasia e cannabis dichiarando inammissibili i referendum con motivazioni arbitrarie e incostituzionali”.
Ecco il tweet:
Sono appena uscito dal seggio, dopo aver votato i referendum superstiti. Ho lasciato a verbale il “reclamo” contro la Corte costituzionale, che ci ha impedito di votare su eutanasia e cannabis dichiarando inammissibili i referendum con motivazioni arbitrarie e incostituzionali. pic.twitter.com/C8G4FzQPfH
— Marco Cappato (@marcocappato) June 12, 2022