Padre No Vax a processo a Bergamo, curava i figli con "acqua magica": l'accusa dell'ex moglie
La corte d'appello di Bergamo ha mandato a processo un uomo No Vax, padre di due ragazzi, accusato di abusi psicologici
Padre No Vax a processo. La corte d’appello di Bergamo ha ribaltato la decisione del gup che aveva riconosciuto la parziale infermità mentale del padre di due ragazzi, accusato di violenze psicologiche sui figli dalla moglie da cui è da tempo separato.
- Il padre No Vax a processo a Bergamo
- Il racconto della madre sul Covid-19
- L'"Acqua magica" e l'imposizione delle mani
Il padre No Vax a processo a Bergamo
La corte d’appello di Bergamo ha accolto la richiesta della pubblico ministero Letizia Aloisio di mandare a processo il padre di due ragazzi, rispettivamente di 16 e 13 anni, accusato dalla moglie ormai separata di abusi psicologici sui figli.
Stando a quanto riportato dalla moglie, l’uomo sarebbe stato un convinto No Vax, membro di due sette e avrebbe causato la bocciatura del più grande dei due figli in terza media a causa delle assenze da scuola a cui lo ha costretto.
I due ragazzi, dopo tre anni passati in una comunità protetta, sono tornati a vivere con la madre da circa in un mese. Il tribunale ha tolto al padre la potestà genitoriale. L’uomo parlerà in udienza il 15 gennaio e non ha ancora raccontato la sua versione.
Il racconto della madre sul Covid-19
La madre dei due ragazzi che avrebbero subito abusi psicologici da parte del padre No Vax ha raccontato quanto accaduto durante il periodo del Covid-19, quando la coppia era già separata da 3 anni.
“Non venivano più a tavola con me, si cucinavano loro da mangiare dicendomi ‘tu non puoi toccare’, non salivano in auto, se mi sedevo sul divano mi spingevano via con calci e pugni Mi dicevano che ero radioattiva” ha raccontato la donna parlando dei figli.
“Diceva ‘ragazzi uscite, che non è niente’, che il Covid-19 non esisteva e la mascherina era dannosa. La mettevano abbassata. Fece saltare loro la scuola, il più grande venne bocciato in terza media per le assenze” ha testimoniato la donna.
L'”Acqua magica” e l’imposizione delle mani
Gli abusi psicologici andavano però oltre i vaccini e il Covid-19 e comprendevano anche i farmaci di comune utilizzo, come gli antibiotici, stando sempre a quanto raccontato dalla donna.
“Aveva sospeso l’antibiotico a uno dei nostri figli quando nel fine settimana erano con lui. Invece dava loro boccette con dell’acqua magica, io le svuotavo e mettevo l’acqua normale”.
“Imponeva le mani sui bambini dicendo che avrebbe assorbito il loro dolore. Lui aveva un eczema sulle dita e diceva che bruciavano per l’energia che aveva” ha concluso la donna.