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CRONACA NERA

Pacco bomba a casa della dirigente nazionale Fiom Cgil Rosita Galdiero: la sindacalista era già sotto scorta

Il pacco bomba recapitato alla sindacalista Fiom Cgil è stato fatto brillare in sicurezza dagli artificieri. Dentro c'era anche una lettera di minacce

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Pacco bomba recapitato alla sindacalista Rosita Galdiero. La dirigente nazionale della Fiom Cgil, già sotto scorta per minacce, lo avrebbe ritrovato nella propria abitazione a Capaccio Paestum. Fiom denuncia le “gravissime” intimidazioni subite dalla sindacalista dopo l’inizio di un processo a Benevento, avviato in seguito a un suo esposto.

Il pacco bomba

Il pacco bomba è stato recapitato alla dirigente Rosita Galdiero nella mattinata di lunedì 8 maggio da ignoti. 

Dopo l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto sono arrivati gli artificieri, che lo hanno fatto brillare in sicurezza.

Il messaggio della Fiom-Cgil su Twitter

All’interno del pacco, sarebbe stata trovata anche una lettera di minacce, che la Fiom e la Cgil hanno denunciato in messaggi di solidarietà.

Le minacce subite

Non si tratta del primo gesto intimidatorio rivolto a Galdiero. La dirigente, da tempo sotto scorta per le minacce ricevute, sarebbe finita nel mirino di persone ignote.

Le minacce sarebbero, però, diventate più insistenti dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Benevento di alcune persone coinvolte nella gestione di 13 centri di accoglienza appartenenti al consorzio Maleventum.

Tra questi, ci sarebbero anche dei personaggi legati alla criminalità locale.

L’indagine della Procura sarebbe stata avviata proprio in seguito a un esposto di Rosita Galdiero, che ai tempi era segretaria generale della Cgil di Benevento.

Il comunicato della Fiom Cgil

La Fiom Cgil ha rilasciato un comunicato in cui denuncia l’attacco, che rappresenta “l’ennesima, grave, intimidazione, subita negli ultimi mesi dalla dirigente della Fiom, in una escalation di minacce”.

La Fiom Cgil cita il processo di Benevento, in cui sono coinvolti “noti appartenenti ad organizzazioni criminali locali”, come causa scatenante degli attacchi.

“La Cgil e la Fiom chiedono di rafforzare le misure di protezione già in atto. Esprimono la loro solidarietà alla compagna Galdiero e il loro massimo sostegno alle forze dell’ordine e alla magistratura per perseguire e assicurare alla giustizia gli autori delle intimidazioni e delle minacce a cui è sottoposta da tempo la dirigente sindacale” conclude la nota.

Fonte foto: iStock/Facebook Rosita Galdiero

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