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Ostaggi in una sinagoga in Texas, ucciso il rapitore che chiedeva il rilascio di Lady Al Qaida: aggiornamenti

L'uomo diceva di essere il fratello di quella che è stata la donna più ricercata dagli Usa e che adesso sta scontando 86 anni di carcere in Texas

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A Colleyville, in Texas, un uomo si è barricato all’interno di una sinagoga, prendendo in ostaggio ben quattro persone, tra cui anche il rabbino. Il sequestratore, che si è presentato come Muhammad Siddiqui, ha richiesto il rilascio di quella che diceva essere la sorella, Aaifa Siddiqui in cambio della vita delle persone rapite. Gli avvocati della donna hanno nel mentre smentito legami di sangue, spiegando che il terrorista non ha nulla a che fare con Lady Al Qaida, come è nota sulla stampa.

Ostaggi in una sinagoga in Texas: cosa è successo a Colleyville

La polizia ha ricevuto una chiamata al 911, il numero di emergenza Usa, intorno alle 10.41. Grazie alla diretta Facebook e Zoom della sinagoga stessa, gli agenti hanno potuto osservare subito quello che stava succedendo e intervenire tempestivamente, perimetrando l’area ed evacuando le case nelle vicinanze. Sul posto anche una squadra Swat e l’Fbi.

Le autorità hanno provato a negoziare con il sequestratore per tutto il giorno, in costante comunicazione con lui. Alla fine ha rilasciato un ostaggio volontariamente. La polizia è entrata all’interno della sinagoga dopo quasi 11 ore, salvango gli altri tre. L’intelligence è risalita alla vera identità dell’uomo, che non è stata ancora resa nota.

Ostaggi in una sinagoga in Texas: chi è la terrorista Lady Al Qaida

La dottoressa Aaifa Siddiqui è stata per un periodo la donna più ricercata del mondo. Pakistana, ha studiato negli Stati Uniti, al Mit, nel rinomato Massachusetts Institute of Technology. Avrebbe collegamenti familiari con gli uomini dietro l’attentato delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.

Lady Al Qaida, oggi 50enne, è stata arrestata nel 2008 in Afghanistan, quando è stata trovata in possesso di cianuro di sodio, documenti che descrivevano come produrre armi chimiche e come rendere il virus dell’ebola un’arma, mappe dettagliate della città di New York. Ha poi affrontato negli Usa un processo con l’accusa di aver cercato di uccidere soldati e agenti americani in atti terroristici.

Manifestazione a Islamabad per liberare Aaifa Siddiqui dalle presunte torture nel carcere Usa.

Lady Al Qaida, condannata negli Usa ed eroina in Pakistan

“Sono musulmana, ma amo l’America”, aveva dichiarato durante il processo. Il suo caso ha diviso l’opinione pubblica in Pakistan, dove Aaifa Siddiqui è diventata un’eroina del popolo e dove si sono diffuse voci riguardo le torture che starebbe subendo ingiustamente in prigione negli Usa.

Scomparsa in Pakistan nel marzo 2003, la donna è ricomparsa in custodia americana pochi anni dopo. Oggi sta scontando una pena di 86 anni al Federal Medical Center di Fort Worth, in Texas, per il tentato omicidio di militari americani a Ghazni, in Afghanistan.

Fonte foto: ANSA

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