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CRONACA NERA

Oristano, la madre uccide la figlia 13enne: il padre si sfoga sui social, il post su Facebook è disperato

Il corpo della 13enne uccisa dalla madre è stato trovato dall'ex marito e padre della ragazza. Da tempo la donna soffriva di disturbi psichici

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Non trova pace il padre di Chiara, la ragazzina di 13 anni uccisa a coltellate dalla madre il 18 febbraio a Silì, una frazione del comune di Oristano. La donna aveva tentato il suicidio ed è ora ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Sul corpo della vittima, martedì 21 febbraio verrà eseguita l’autopsia, per determinare con certezza la causa della morte.

Il post del padre su Facebook

Papà non ti dimenticherà mai. Fintanto che il suo cuore batterà, continuerai a essere il primo pensiero del giorno” è il messaggio di Piero Carta alla figlia scomparsa.

Luogo dell’abitazione in cui è avvenuto l’omicidio

L’uomo, un vigile di Oristano, ricorda Chiara con una lunga lettera sui social. “Amore di papà, so che non potrai leggere e rispondere a quello che scrivo, ma il mio cuore vuole comunicare con la tua anima. Ascoltami figlia mia, la tua vita è stata interrotta ad una tenera età” scrive sul suo profilo, ricevendo centinaia di messaggi d’affetto.

Ho grandi progetti per fare in modo che tu possa essere sempre ricordata ed essere un valido aiuto per gli altri” promette l’uomo, chiudendo il suo saluto pubblico con “Ciao amore mio, ti amo”.

La tragedia familiare

La madre della ragazza, da tempo affetta da disagi psichici e già ricoverata in passato, avrebbe aggredito la 13enne con un coltellino a serramanico rinvenuto nell’abitazione. A ritrovare il corpo è stato l’ex marito e padre della bambina, avvisato dai vicini.

Dopo il disperato gesto, la donna si è gettata dalla finestra del primo piano della villetta di famiglia, riportando un trauma cranico e una frattura al bacino. Ricoverata in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, non sembra essere in pericolo di vita.

Per la dona scatterà l’accusa di omicidio volontario, ma, al momento, nei suoi confronti non è stato emesso alcun provvedimento di fermo.

Sarà poi l’autopsia sul corpo della vittima, in programma per martedì 21 all’ospedale San Martino di Oristano, a fare chiarezza sulle cause esatte della morte.

Il ricordo dei compagni

Nella scuola di piazza Manno, dove Chiara frequentava la terza media, i compagni di classe si sono stretti in un sofferente saluto.

La tua giovane vita ancora in boccio è stata spezzata dalla solitudine della disperazione – hanno scritto compagni e professori su Facebook -. Ti ricorderemo con grandissimo affetto. Vivrai nel ricordo dei tuoi insegnanti, dei tuoi compagni e amici. Il tuo posto in aula rimarrà vuoto ma non quello nei cuori di chi ti ha conosciuto e voluto bene“.

Fonte foto: iStock

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