Operaio morto in un incidente sul lavoro ad Atessa vicino Chieti: è stato colpito da un tubo metallico
Incidente sul lavoro in provincia di Chieti: un operaio è morto colpito da un tubo metallico in una fabbrica
Incidente mortale sul lavoro in provincia di Chieti. Un operaio di 46 anni di Lanciano è morto dopo essere stato investito da un tubo metallico mentre stava lavorando in una fabbrica della Val di Sangro, ad Atessa.
Incidente sul lavoro ad Atessa
La tragedia, l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, si è verificata nella mattina di lunedì 15 gennaio, attorno alle 11, in una fabbrica di Atessa, in provincia di Chieti.
Come riporta LaPresse, un operaio è morto mentre stava lavorando all’interno dell’azienda Proma, uno stabilimento metalmeccanico della Val di Sangro specializzato nella produzione di componenti meccaniche per automobili e furgoni.
La vittima è un uomo di 46 anni residente a Lanciano (Chieti): inutili i soccorsi del 118, è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportate.
La dinamica dell’incidente
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente riportata dal quotidiano locale Il Centro, l’operaio stava lavorando ad una pressa quando sarebbe stato colpito all’addome da un tubo metallico improvvisamente espulso dal macchinario.
Le condizioni l’uomo erano apparse subito gravissime e il 46enne è morto poco dopo, nonostante l’intervento del 118 e dell’elisoccorso da Pescara.
Sul posto sono arrivati i carabinieri, il medico del lavoro della Asl e il pm di turno. La procura di Lanciano ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul caso, disponendo il sequestro del macchinario e l’autopsia sul corpo della vittima.
I sindacati proclamano lo sciopero
Dopo l’incidente i sindacati locali hanno proclamato due ore di sciopero nella fabbrica per domani 16 gennaio, da effettuarsi nelle ultime due ore di ciascun turno.
“Quello accaduto oggi durante lo svolgimento dell’attività lavorativa è l’ennesimo incidente mortale che capita nel nostro Paese e nella nostra regione. Angoscia, sgomento e rabbia sono i sentimenti che viviamo in questi giorni che ci spingono ad alzare, ancora di più, il livello di impegno contro questa vergogna. Ancora un lavoratore precario che lavorava nella speranza di avere un posto fisso”. È quanto scrivono in una nota la Fiom Cgil Chieti e la Fim Cisl Abruzzo Molise.