Operaio cade nell'impastatrice del cemento a Cancello ed Arnone nel cantiere della fibra ottica e muore
Un operaio 62enne è morto nel cantiere della fibra ottica di Cancello e Arnone a pochi mesi dalla pensione
Un operaio di 62 anni è morto a Cancello ed Arnone, in provincia di Caserta, dopo essere caduto nell’impastatrice del cemento nel cantiere della fibra ottica. L’uomo, rimasto schiacciato, non ha avuto scampo. Originario di Afragola, era prossimo alla pensione.
- Operaio 62enne muore nel cantiere di Cancello ed Arnone
- Vittima vicina alla pensione
- Aperta indagine sull'incidente
- La rabbia della Cgil Caserta
Operaio 62enne muore nel cantiere di Cancello ed Arnone
La tragedia sul lavoro è avvenuta nella giornata di giovedì 16 maggio 2024 a Cancello ed Arnone, in provincia di Caserta. A perdere la vita il 62enne Raffaele Boemio, operaio che stava lavorando nel cantiere della fibra ottica.
L’uomo, per cause ancora da accertate, è caduto all’interno dell’impastatrice del cemento ed è rimasto incastrato all’interno del macchinario. Per lui non c’è stata via d’uscita e non ha avuto scampo.
Vittima vicina alla pensione
L’infortunio mortale, il 18esimo in Campania dall’inizio del 2024, ha coinvolto un 62enne che era ormai prossimo alla pensione.
Boemio, infatti, secondo quanto emerso tra qualche mese si sarebbe potuto godere il meritato riposto dopo una lunga carriera.
Aperta indagine sull’incidente
Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia.
Sul caso indagano i carabinieri che hanno già effettuato i primi rilievi per cercare di accertare l’esatta dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità. Chieste tutte le documentazioni all’interno del cantiere per indagare più nel profondo dell’episodio mortale.
La rabbia della Cgil Caserta
Appresa la notizia della morte dell’operaio 62enne a Cancello ed Arnone, la segretaria Cgil Caserta Sonia Oliviero si è detta sconvolta e profondamente segnata dall’ennesima tragedia sul lavoro.
“Ancora un operaio morto, ancora nella nostra provincia: ancora una vita spezzata, mentre lavorava in un cantiere, continua una strage inaccettabile” le parole di Oliviero.
Cgil, quindi, chiede ancora una volta “il rispetto della normativa sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro” e soprattutto “politiche attive del lavoro per assumere ispettori e potenziare i controlli”.