Operaio aggredito e ucciso in un'azienda di Reggio Emilia: arrestati due fratelli, suoi colleghi
Omicidio in provincia di Reggio Emilia: due fratelli hanno aggredito e pestato a morte un operaio all'interno di un'azienda
Un operaio di 38 anni è morto nel pomeriggio dopo essere stato aggredito all’interno di un’azienda metalmeccanica a Codisotto di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. Secondo quanto ricostruito, l’uomo sarebbe stato aggredito e ucciso da due fratelli, anch’essi dipendenti della stessa ditta. Ne dà notizia l’Ansa. I due fratelli sono stati arrestati dai carabinieri.
Operaio aggredito e ucciso in un’azienda
La vittima sarebbe stata aggredita e uccisa a botte da due fratelli, suoi colleghi. L’operaio 38enne era di origini indiane e si chiamava Ranjeet Bains. Residente in provincia di Mantova, lascia la moglie e due figli.
I due aggressori, due fratelli di 40 e 41 anni connazionali della vittima, sono stati portati in caserma dai carabinieri e arrestati in flagranza di reato per omicidio.
Operaio aggredito e ucciso in un’azienda: la ricostruzione
L’allarme è scattato nel pomeriggio di oggi, 7 febbraio, attorno alle 16.30, quando è stato chiesto l’intervento del 118 all’interno della Quattro-B Srl, un’azienda metalmeccanica di Codisotto di Luzzara, nel Reggiano.
Secondo quanto ricostruito, l’operaio sarebbe stato aggredito e pestato a morte da due suoi colleghi. I due avrebbero colpito ripetutamente il 38enne con calci e pugni, infierendo su di lui anche quando era finito a terra.
All’arrivo dell’ambulanza, chiamata da altri colleghi, per il 38enne non c’era più nulla da fare. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Operaio aggredito e ucciso in un’azienda: arrestati due fratelli
I carabinieri intervenuti sul posto hanno fermato i due fratelli responsabili dell’aggressione, anch’essi residenti nel Mantovano. Portati in caserma, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Guastalla e del nucleo investigativo, coordinati dalla procura di Reggio Emilia. Sulla dinamica dei fatti non sembrano esserci particolari dubbi, gli investigatori stanno lavorando per ricostruire i rapporti tra aggressori e vittima e risalire al movente.