Omicidio Sharon Verzeni, interrogato il fidanzato Sergio Ruocco: attesa per le analisi del Ris di Parma
A due settimane dall'omicidio di Sharon Verzeni, le indagini si concentrano nuovamente sul fidanzato Sergio Ruocco, interrogato per oltre quattro ore
A due settimane dall’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate in via Castegnate a Terno d’Isola, le indagini si concentrano nuovamente sul fidanzato Sergio Ruocco. L’uomo, 37 anni, è stato convocato nel pomeriggio del 13 agosto presso il comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, dove è stato interrogato per oltre quattro ore come persona informata sui fatti.
- Omicidio Verzeni, interrogato Sergio Ruocco
- Le analisi del Ris di Parma e le abitudini di Sharon
- Le domande ancora senza risposta
Omicidio Verzeni, interrogato Sergio Ruocco
Come riporta Il Giorno, sebbene l’interrogatorio si sia svolto senza la presenza del pubblico ministero e del suo avvocato, Ruocco era accompagnato dal padre.
Inizialmente, Ruocco era stato tra i principali sospettati, come spesso accade nei casi di femminicidio, ma aveva fornito un alibi ritenuto credibile: secondo le telecamere di sorveglianza dei vicini, Sharon era uscita di casa attorno a mezzanotte, mentre lui era rimasto a letto.
La bara bianca viene portata fuori dalla chiesa durante i funerali di Sharon Verzeni
Questo ha contribuito a escluderlo come sospettato principale.
Le analisi del Ris di Parma e le abitudini di Sharon
Le indagini sull’omicidio di Terno d’Isola, tuttavia, non si fermano qui.
Gli investigatori stanno considerando la possibilità di effettuare un nuovo sopralluogo nella casa della coppia e attendono i risultati delle analisi del Ris di Parma sui vestiti e sul cadavere di Sharon, nella speranza di trovare tracce di Dna che possano far luce sul caso.
Parallelamente, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le abitudini di Sharon, indagando sui suoi spostamenti notturni e analizzando le riprese delle numerose telecamere presenti a Terno d’Isola.
Le domande ancora senza risposta
Restano ancora molte domande senza risposta: l’assassino ha teso un agguato premeditato? Perché Sharon aveva disattivato l’app contapassi?
Nel frattempo, si è rivelata infondata la pista che vedeva coinvolto uno spacciatore.
L’uomo, arrestato per altri reati, ha un alibi che lo esclude dal coinvolgimento nell’omicidio, riducendo così le piste su cui gli investigatori possono concentrarsi.