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CRONACA NERA

Omicidio Sharon Verzeni, a Terno d'Isola spunta una lettera anonima nel luogo dove è stata uccisa la 33enne

La lettera anonima invita chiunque abbia informazioni sull'omicidio di Sharon Verzeni a farsi avanti: "Caino è chi sa ma rimane nell’ombra"

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

A quasi un mese dall’omicidio di Sharon Verzeni, la comunità di Terno d’Isola (Bergamo) è ancora sconvolta. Sul muretto di via Castegnate, dove la giovane è stata trovata senza vita la notte tra il 29 e il 30 luglio, è comparsa una lettera anonima. Accanto a mazzi di fiori e lumini, qualcuno ha voluto lasciare un messaggio con un appello: “Chi sa, parli”.

Omicidio Sharon Verzeni, spunta una lettera anonima

Come riporta l’Ansa, il contenuto della lettera, scritto con una calligrafia che sembra femminile, esprime dolore e rabbia per la violenza subita dalla 33enne, nota in paese per il suo lavoro di estetista e barista.

La morte è inevitabile… ma la violenza no. Caino ha colpito ancora” si legge nel messaggio.

Terno d’Isola, il paese in provincia di Bergamo in cui è stata uccisa Sharon Verzeni

La lettera invita chiunque abbia informazioni a farsi avanti, evitando di essere complice di un silenzio che prolunga l’angoscia. “Caino è chi sa ma rimane nell’ombra, chi finge di non vedere”.

A che punto sono le indagini

Sharon, a un passo dal matrimonio con il compagno Sergio Ruocco, è stata accoltellata con quattro colpi.

Le indagini proseguono senza sosta, con gli inquirenti che continuano a interrogare familiari e possibili testimoni, alla ricerca di una svolta.

Sebbene sia emerso un “super testimone”, finora le sue dichiarazioni non sembrano aver chiarito il quadro.

Terno d’Isola chiede giustizia

La lettera anonima sottolinea la tensione e l’angoscia che si respira nel paese. “Ogni giorno è angoscia, ogni giorno ci si chiede perché. Non possiamo riportare indietro Sharon, ma possiamo darle giustizia” prosegue il messaggio.

Parole che esprimono la sofferenza di una comunità che, di fronte a un delitto così brutale, si sente sospesa in un’attesa dolorosa.

L’altare improvvisato diventa così non solo un luogo di ricordo, ma anche un simbolo della richiesta di verità e giustizia che continua a risuonare in ogni angolo di Terno d’Isola.

Fonte foto: ANSA / Facebook Sharon Verzeni

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