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CRONACA NERA

Omicidio di Sharon Verzeni, ascoltati per ore il fratello, la sorella e il cognato: le prime indiscrezioni

I carabinieri hanno ascoltato per ore il fratello, la sorella e il cognato di Sharon Verzeni per far luce sull'omicidio. Ecco cosa è emerso

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni continuano: in caserma sono arrivati il fratello minore, la sorella maggiore e il cognato della 33enne uccisa alle prime ore del mattino del 30 luglio in via Castegnate, a Terno d’Isola (Bergamo). Nei prossimi giorni potrebbe essere ascoltato il compagno Sergio Ruocco, per la terza volta convocato come persona informata sui fatti. Lo stesso titolo, del resto, al quale sono stati chiamati i parenti della vittima.

Ascoltati i parenti di Sharon Verzeni, le prime indiscrezioni

Ansa scrive che lunedì 19 agosto nella caserma dei carabinieri di via delle Valli verso le 14:30 sono arrivati Christopher VerzeniMelody Verzeni, rispettivamente di 23 e 35 anni, fratello e sorella di Sharon. Insieme a loro c’era Stefano Campana, marito di Melody. I tre sono stati ascoltati come persone informate sui fatti.

Il colloquio con i militari si è protratto per circa cinque ore. I tre, infatti, hanno lasciato il comando intorno alle 21. Per il momento i dettagli non sono noti, tuttavia il Corriere della sera parla di domande sul rapporto tra Sharon Verzeni e il compagno Sergio Ruocco, che nella notte in cui la compagna è stata uccisa con quattro coltellate si trovava in casa a dormire.

I carabinieri hanno ascoltato la sorella, il fratello e il cognato di Sharon Verzeni. Le indagini sull’omicidio di Terno d’Isola continuano

Probabilmente gli investigatori cercano risposte anche nei rapporti personali di Sharon Verzeni. Diciamo “anche” perché gli inquirenti non escludono alcuna pista, dato che nell’omicidio non ci sono ancora sospettati. L’assassino, infatti, ha agito in un’area non toccata dalle telecamere di videosorveglianza.

Oltre al terzo colloquio con Ruocco, gli inquirenti potrebbero chiedere di ascoltare anche amici e colleghi della 33enne per raccogliere tutti gli elementi utili a ricostruire il vissuto della giovane barista.

Il fratello parla di Sergio Ruocco

Il Giorno riporta che dopo l’interrogatorio Christopher, fratello di Sharon, è stato raggiunto fuori casa dai giornalisti. Ai cronisti non ha nascosto il dolore per la morte della sorella: “Mi manca non averla più vicino, mi manca tutto. La mia unica speranza è sapere il perché. Poi non mi interessa altro”.

A proposito di Sergio Ruocco, invece, dice: “Io mi fido di lui. Mia sorella c’è stata insieme per 13 anni. Si pente di non aver detto a mia sorella di stare a casa perché lui era andato a dormire”.

Il giallo dell’uomo in bici

Ancora senza nome l’uomo in bici, ovvero la persona che le telecamere di videosorveglianza avrebbero inquadrato nell’esatto momento in cui Sharon Verzeni veniva uccisa in via Castegnate intorno all’1 del mattino del 30 luglio.

Secondo gli inquirenti, l’uomo potrebbe essere sia un testimone importante, sia l’assassino della 33enne. Per questo lanciano ripetuti appelli affinché chiunque avesse percorso quel tratto di strada in quel momento si faccia avanti per riportare cosa ha visto.

Fonte foto: Facebook - Sharon Verzeni / ANSA

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