Omicidio di Serena Mollicone, le prime dichiarazioni dei Mottola dopo la sentenza: "Noi innocenti senza pace"
La famiglia Mottola rompe il silenzio dopo la sentenza del processo in Corte d'Assise d'Appello per l'omicidio di Serena Mollicone: "Pace? Per noi no"
Hanno rotto il silenzio i Mottola, dopo la sentenza della Corte d’Assise alla fine del processo per l’omicidio di Serena Mollicone. Per anni hanno delegato i loro legali e i loro consulenti a parlare al posto loro, ma dopo il verdetto di venerdì 13 luglio hanno cominciato a rispondere alle domande degli inviati.
Il primo è stato Marco Mottola, figlio dell’ex maresciallo Franco, che si è scagliato contro i cronisti in attesa accusandoli di aver partecipato attivamente al movimento colpevolista nei riguardi della sua famiglia.
Secondo l’accusa, infatti, sarebbe stato Marco Mottola a uccidere Serena Mollicone nel 2001, dopo che la 18enne lo aveva raggiunto presso la caserma di Arce. Suo padre Franco e sua madre Annamaria, invece, lo avrebbero coperto confezionando il cadavere per poi occultarlo. Una teoria che i giudici non hanno condiviso, concludendo il processo d’appello con l’assoluzione a loro favore.
“Soddisfazione? Rabbia, tanta rabbia. Per la legge sono innocente, per voi no”, dice Marco Mottola a un inviato dell’Ansa. Successivamente anche suo padre, Franco Mottola, dice la sua: “Mi dispiace che la sentenza è senza un colpevole ma noi non c’entriamo niente“. Poi lo sfogo: “Pace? Con tutto quello che ci hanno fatto passare non c’è”.