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CRONACA NERA

Omicidio di Giulia Tramontano, le immagini dell'interno dell'auto di Alessandro Impagnatiello

La luminescenza ottenuta con il luminol all'interno dell'auto di Alessandro Impagnatiello mostra tutto l'orrore del femminicidio di Giulia Tramontano

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Dell’omicidio di Giulia Tramontano, col tempo, emergono continuamente nuovi tasselli. Nei giorni in cui Alessandro Impagnatiello, ex fidanzato e omicida reo confesso, è comparso per la prima volta di fronte ai giudici i principali programmi di approfondimento sulla cronaca nera in Italia hanno riacceso i riflettori sul caso.

Nel corso della puntata di ‘Quarto Grado’ andata in onda venerdì 19 gennaio Luciano Garofano, biologo ed ex comandante dei R.I.S. di Parma, ha mostrato in esclusiva uno scatto della squadra scientifica in cui si vedono chiaramente le tracce ematiche lasciate dal cadavere di Giulia Tramontano all’interno del cofano posteriore dell’auto di Alessandro Impagnatiello.

La luminescenza ottenuta col luminol restituisce la posizione in cui il corpo di Giulia Tramontano è rimasto per due giorni, prima di essere occultato da Impagnatiello dopo aver tentato di farlo sparire dandogli fuoco. Una volta arrivato in aula, Impagnatiello è scoppiato in lacrime e ha chiesto scusa per aver ucciso Giulia e il loro figlio Thiago, ma la sorella della vittima si è scagliata contro l’assassino sui social. “Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto (…) non se hai avvelenato e ucciso mia sorella e mio nipote”, ha scritto Chiara Tramontano.

Fonte foto: Mediaset

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