Omicidio ad Anzio, giallo sul killer del giovane accoltellato nella riviera della movida a pochi passi da Roma
Il giovane è stato subito trasportato in ospedale, ma è morto dopo il suo arrivo. Ora si cerca la persona misteriosa che lo ha ucciso
Brutta rissa ad Anzio, sul litorale laziale, a circa 60 chilometri da Roma, nella notte tra il 16 e il 17 luglio. La serata di un gruppo di giovani è finita con un omicidio.
- Cos'è successo ad Anzio: rissa nella notte tra il 16 e il 17 luglio
- Accoltellato un 26enne originario di Aprilia: è morto in ospedale
- Giallo sull'identità dell'assassino del giovane accoltellato ad Anzio
Cos’è successo ad Anzio: rissa nella notte tra il 16 e il 17 luglio
La Riviera Mallozzi, l’aerea dei locali notturni e delle serate della località balneare della provincia romana, si è tinta di rosso nelle prime ore di domenica 17 luglio.
All’interno di un locale di Anzio è scoppiata una rissa, degenerata poi all’esterno con episodi di estrema violenza.
L’area è ancora transennata per permettere alle autorità di condurre i rilievi sul luogo in cui è scoppiata una rissa per cause ignote.
A testimoniare quanto avvenuto ci sono ancora vasi, sedie e tavoli rotti e riversi a terra.
Non è ancora chiaro il motivo della rissa, in cui sarebbero rimasti coinvolti almeno due ragazzi, prima all’interno dell’attività e poi fuori.
Accoltellato un 26enne originario di Aprilia: è morto in ospedale
Leonardo Muratovi è stato accoltellato all’addome dall’altro. Il 26enne era residente ad Aprilia, comune confinante con Anzio, sempre a Sud della Capitale.
Il giovane è stato subito trasportato in ambulanza, con un codice rosso, all’ospedale Riuniti di Anzio, ma è morto dissanguato poco dopo essere arrivato al pronto soccorso.
A causare il decesso sarebbe stato un solo fendente, che ha danneggiato irreparabilmente gli organi vitali, rendendo impossibile il salvataggio del 26enne.
Giallo sull’identità dell’assassino del giovane accoltellato ad Anzio
Rimane il giallo sull’identità dell’assassino, che non è ancora stato individuato dalle autorità.
Avrebbe fatto perdere le sue tracce in mezzo alla calca del lungomare, affollata come ogni sabato notte, con tanti giovani appena usciti dai locali.
I Carabinieri e la Polizia, insieme a una squadra della Scientifica, hanno transennato l’area per raccogliere più prove possibili e ricostruire la dinamica dell’accaduto.
L’ipotesi più accreditata è che il killer non conoscesse la sua vittima e che la rissa sia scoppiata per futili motivi, forse da una discussione tra i due.
In queste ore sono stati portati in commissariato e ascoltati gli amici della vittima, tutti giovani di Aprilia e dintorni con cui il 26enne aveva raggiunto Anzio per trascorrere una bella serata in compagnia.