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Omar Favaro della strage di Novi Ligure di nuovo a processo: accusato di violenza sessuale e maltrattamenti

Dopo la strage di Novi Ligure Omar Favaro rischia un nuovo processo dopo la denuncia della moglie per maltrattamenti e violenza sessuale

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Nuovi guai per Omar Favaro, che insieme all’ex fidanzata Erika De Nardo partecipò alla strage di Novi Ligure. Martedì 12 marzo la Procura di Ivrea ha concluso le indagini per violenza sessualemaltrattamenti a seguito della denuncia della moglie per circa venti episodi che si sarebbero verificati tra il 2019 e il 2021. Omar Favaro, ora, rischia un nuovo processo.

Omar Favaro rischia un nuovo processo

Come detto in apertura, si sono concluse le indagini a carico di Omar Favaro, già noto per la strage di Novi Ligure, iniziate dopo la segnalazione della moglie che avrebbe subito violenze tra il 2019 e il 2021 durante il periodo del lockdown.

Le indagini contestano i reati di violenza sessuale e maltrattamenti che Omar Favaro avrebbe perpetrato nei confronti della donna all’interno della loro abitazione nel Torinese, dove l’ex fidanzato di Erika De Nardo aveva cercato una nuova vita dopo il massacro.

Omar Favaro, già condannato per la strage di Novi Ligure, rischia un nuovo processo per violenza sessuale e maltrattamenti

Dopo il processo per la strage di Novi Ligure, quindi, nel quale era stato condannato a 14 anni di reclusione, Omar Favaro potrebbe ritornare in aula.

La Procura dovrà dunque decidere se chiedere il rinvio a giudizio oppure non procedere. Lo riporta ‘La Stampa’. Nel frattempo la coppia si è separata in sede civile e ha ottenuto l’affidamento congiunto della figlia.

Le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti

Dopo l’uscita dal carcere Omar Favaro si è rifatto una vita e si è sposato, andando poi a vivere in provincia di Torino. Dalla relazione con la (ormai) ex moglie è nata una bambina.

Inizialmente la convivenza era felice, poi sarebbero iniziate le violenze. In almeno due occasioni Omar Favaro avrebbe costretto la donna a rapporti sessuali non consensuali, oltre a ripetuti abusi e perpetrate umiliazioni. “Fai schifo”, “sei anoressica”, “ti sfregio con l’acido”, queste le frasi usate da Favaro contro la moglie che in almeno quattro occasioni avrebbe chiesto l’intervento dei carabinieri.

Alle parole, inoltre, si sarebbero aggiunti i fatti: secondo la denuncia, Favaro avrebbe usato contro la moglie “minacce di morte, botte, soprusi fisici e psicologici” che indotto la donna a vivere in uno stato di terrore.

Per questo motivo il pm Lodovico Bossi aveva chiesto al gip di disporre un divieto di avvicinamento alla moglie per Favaro, ma in sede di Riesame l’istanza era stata respinta. Per il gip, infatti, il pericolo era cessato dal momento che la coppia aveva interrotto la convivenza.

L’avvocato di Omar Favaro, Lorenzo Repetti, aveva parlato di “imputazioni totalmente infondate“.

La strage di Novi Ligure

Il 21 febbraio 2001 Erika De Nardo e Omar Favaro, ancora minorenni, uccisero Susy Cassini (45 anni) e Gianluca De Nardo (11), rispettivamente madre e fratello della ragazza, all’interno della loro abitazione.

Le vittime furono trucidate con un totale di 97 coltellate. In un primo momento Erika De Nardo fece la parte della testimone sopravvissuta alla mattanza e puntò il dito contro dei ladri albanesi e, di fronte alle foto segnaletiche mostratele dagli inquirenti, indicò uno dei presunti responsabili. L’uomo, però, aveva un alibi di ferro.

Un testimone, tuttavia, riferì che la sera del delitto aveva visto Omar Favaro percorrere la via sottostante la casa del massacro a bordo del suo motorino e con gli abiti imbrattati di sangue. La coppia di giovanissimi cadde in diverse contraddizioni che insospettirono gli inquirenti.

Il caso divenne noto alle cronache come il “delitto di Novi Ligure” con i protagonisti indicati dalla stampa e dall’opinione pubblica, semplicemente, come “Erika e Omar”. De Nardo e Favaro furono arrestati e processati. Erika fu condannata a 16 anni, Omar a 14. Oggi Erika De Nardo vive nei pressi del Lago di Garda.

Fonte foto: ANSA

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