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Oltraggio ad Anna Frank a Mondragone per la festa scudetto del Napoli: per il sindaco è un gesto ignobile

A Mondragone, provincia di Caserta, è stata oltraggiata una foto di Anna Frank in occasione dello scudetto del Napoli: rabbia del sindaco locale

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

La festa Scudetto del Napoli ha lasciato dietro di sé qualche strascico negativo, in questo caso non responsabilità diretta dei tifosi della squadra azzurra. A Mondragone, in provincia di Caserta, alcune persone hanno oltraggiato Anna Frank per uno sfottò ai “vicini” napoletani.

La foto con lo striscione su Anna Frank a Mondragone

È successo tutto nella notte, mentre a Napoli e numerose altre città italiane si stava consumando una festa attesa per 33 anni. In piazza Mario Liberato Conte di Mondragone, vicino al molo della cittadina casertana, da giorni è apparsa una scritta: «Mondragone è Azzurra, fatevene una ragione».

Nelle ultime ore, però, qualcuno ha deciso di rispondere in maniera decisamente becera: è stata esposta un’immagine di Anna Frank, la giovanissima ragazza di origine ebraica morta durante l’Olocausto, ritratta qui con la maglia del Napoli Calcio.

Ai suoi piedi, uno striscione: “Lei è napoletana, noi no“. L’intento è chiaro: da un lato rimarcare che una parte dei casertani non si sente parte di Napoli, dall’altro denigrare la figura della ragazza simbolo delle persecuzioni subite dai nazisti.

Dura reazione del sindaco Francesco Lavanga

La foto è diventata rapidamente virale, condivisa su Twitter anche dalla Rete Italiana Antifascista, secondo cui si tratta di “Un gesto che mette in evidenza razzismo, stupidità, bassezza morale e intellettuale, mancanza di rispetto per la vita di una meravigliosa adolescente vittima della cattiveria umana”.

Durissima anche la reazione del sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga, che tramite social ha definito ignobile l’accaduto nella sua cittadina: “La stupenda ed ordinata festa di ieri per la vittoria matematica del Campionato di calcio di serie A da parte del Napoli – ha scritto – è stata macchiata da un gesto ignobile da parte di sconsiderati“.

Tale gesto, ha aggiunto, “va condannato senza se e senza ma”. Ha annunciato inoltre di aver attivato tutte le procedure amministrative del caso e chiesto a chiunque sia in possesso di elementi utili per l’individuazione dei responsabili, di comunicarli alla Forze dell’Ordine. “In qualità di Primo cittadino, chiedo scusa alle vittime dell’Olocausto e ai tifosi tutti” ha concluso.

Il bilancio della festa scudetto del Napoli

L’entusiasmo dei tifosi napoletani ha invaso le strade del capoluogo campano e non solo (hanno festeggiato anche a Londra e New York). Un’adunata che ha inevitabilmente portato a qualche disordine e un bilancio considerevole: sono stati riportati un morto e diversi feriti nella notte.

Un 26enne ha perso la vita in un agguato, raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco a piazza Volturno. Tuttavia, secondo gli inquirenti la sua morte non sarebbe collegata ai festeggiamenti per lo scudetto, ma ad un regolamento tra cosche camorriste.

Nello stesso scontro sono rimaste ferite altre tre persone. In città, invece, l’esplosione di petardi e incidenti hanno portato circa 200 persone al pronto soccorso. Tra i casi più gravi, quella di una ragazza di 20 anni investita mentre si trovava per strada.

Fonte foto: ANSA - Twitter

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