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Occupazione degli ospedali in Italia: la situazione delle intensive e dei reparti ordinari dei dati Agenas

La situazione nelle regioni e in Lombardia, chi rischia la zona arancione e che cosa ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sono stati pubblicati i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), riguardanti il livello di occupazione degli ospedali a livello nazionale e regionale, suddiviso per tasso di occupazione dei reparti ordinari e tasso di occupazione delle terapie intensive. Le cifre si riferiscono alla giornata di ieri 10 gennaio.

Parametri zona arancione, quali sono: i requisiti per il passaggio dalla zona gialla al livello superiore

Tramite le rilevazioni dell’Agenas, è inoltre possibile avere il polso della situazione in Italia per quanto riguarda i livelli di allerta delle regioni. A tal proposito è utile ricordare che si entra in zona arancione con i seguenti parametri: quando si supera il 20% di occupazione nelle intensive e il 30% nei reparti ordinari (posto che il numero di positivi – che rappresenta il terzo parametro – ogni 100mila abitanti è ormai oltre i limiti dell’arancione in quasi tutta Italia).

Occupazione reparti ordinari, la situazione in Italia nei numeri dell’Agenas del 10 gennaio

Per l’Agenas, a livello nazionale, il tasso di occupazione di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari è al 26%, aumentando di 2 punti percentuali rispetto ai dati delle precedenti 24 ore. È la risultante della crescita in 5 regioni: in particolare, in Liguria si attesta al 39% e in Valle d’Aosta al 46%.

Di seguito i dati delle regioni in cui il tasso aumenta o rimane stabile:

  • Abruzzo (24%)
  • Basilicata (20%)
  • Campania (25%)
  • Emilia Romagna (23%)
  • Friuli (28%)
  • Lazio (24%)
  • Lombardia (29%)
  • PA Trento (21%)
  • Piemonte (32%)
  • Sicilia (31%)
  • Toscana (22%)
  • Umbria (31%)
  • Veneto (24%).
  • Molise (16%)
  • PA Bolzano (16%)
  • Calabria (al 36%)
  • Marche (25%)
  • Puglia (16%)
  • Sardegna (12%)

I navigli di Milano deserti.

Occupazione terapie intensive, la situazione in Italia nei numeri dell’Agenas del 10 gennaio

Per quanto riguarda l’occupazione delle terapie intensive, resta ferma, al 17%, la percentuale dei posti occupati da pazienti Covid in Italia.

Cresce invece in 6 regioni, che sono le seguenti:

  • Friuli Venezia Giulia (23%)
  • Marche (22%)
  • PA Trento (30%)
  • Puglia (9%)
  • Sardegna (13%)
  • Sicilia (17%).

Rimane stabile nelle seguenti regioni:

  • Calabria (18%)
  • Campania (11%)
  • Emilia Romagna (17%)
  • Lazio (21%)
  • Lombardia (16%)
  • Toscana (20%)
  • Val d’Aosta (18%)
  • Basilicata (3%)
  • Molise (5%)

Cala invece nelle seguenti regioni:

  • Abruzzo (14%)
  • Liguria (20%)
  • PA Bolzano (18%)
  • Piemonte (22%)
  • Umbria (13%)
  • Veneto (20%)

A preoccupare è anche la situazione della Lombardia. Il presidente della Regione Attilio Fontana ha dichiarato che “la direzione è sicuramente quella, speriamo di riuscire a fermarci prima”. Il governatore ha continuato: “È difficile fare delle previsioni soprattutto perché la variante Omicron è completamente diversa, lo sviluppo non è paragonabile al vecchio Covid. Non penso si possano fare delle anticipazioni, se già era difficile prima adesso lo è ancora di più”.

Fonte foto: ANSA
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