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Nuovo scontro fra Alessandro Di Battista e Italo Bocchino a DiMartedì: "I fascisti tu ce li hai in casa!"

Di Battista e Bocchino di nuovo ai ferri corti su Israele e Hamas: dallo scontro sul Medio Oriente si è poi passati all'attacco personale con un pesante botta e risposta

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Ennesimo round a DiMartedì fra i due ex parlamentari Alessandro Di Battista e Italo Bocchino. Questa volta al centro dello scontro fra i due opinionisti c’è stata l’appartenenza, vera o presunta, al fascismo.

Bocchino VS Di Battista a DiMartedì

L’argomento della discussione in studio era la drammatica situazione in Medio Oriente.

I due ex parlamentari si trovavano, come di consueto, su posizioni antitetiche.

Alessandro Di Battista in occasione della conferenza stampa dell’Associazione Schierarsi per presentare la nascita delle Piazze per Schierarsi presso la Cascina Fossata a Torino, 29 aprile 2023.

Alessandro Di Battista ha criticato il pensiero dell’interlocutore: “Bocchino dice: ‘Quando non ci sarà più Hamas ci sarà la pace’. Guardate che esiste un posto dove Hamas – non dico che non ci sia ma – è molto debole, la Cisgiordania”.

E qui la domanda retorica: “Come si vive in Cisgiordania? Negli ultimi giorni sono stati massacrati dei civili“.

“Coloni israeliani illegali armati di M16, fucili d’assalto di produzione statunitense, protetti dall’esercito israeliano che è l’esercito – forse – migliore del Medio Oriente sparano ad altezza d’uomo in un posto in cui non possono stare, tant’è che si chiamano ‘Territori occupati’. Questo è il luogo senza Hamas! Non ci sarà mai pace senza giustizia“.

Così ha detto Alessandro Di Battista, per poi aggiungere subito dopo: “E non ci sarà mai pace fino a che non finirà un’occupazione militare“.

Dal Medio Oriente al fascismo

Poi, indicando Italo Bocchino, che già da un po’ cercava di prendere la parola, Di Battista ha lanciato una stilettata: “Mi fanno specie gli ex fascisti del Movimento sociale italiano che un tempo sostenevano una neutralità e oggi sono diventati succubi di Biden e di Tel Aviv”.

La replica di Bocchino all’accusa di essere un ex fascista: “Gli ex fascisti ce li hai tu in casa, intanto!”

E ancora: “Modera le parole! Sono nato nel 1967. Quando torni a casa stasera con gli ex fascisti (forse neanche ex) ci parli tu”.

Si è intromesso infine Floris per chiarire l’ovvio: “È un riferimento a suo padre”, ha detto rivolgendosi ad Alessandro Di Battista.

Il padre di Alessandro Di Battista, il “fascista liberale”

Vittorio Di Battista, il papà dell’ex parlamentare Alessandro, è un fascista dichiarato.

Arcinemico di Renzi, Mattarella e del defunto Berlusconi, Dibba senior negli anni non ha risparmiato critiche per loro, anche dai toni coloriti.

Nel 2018, nel corso di un’intervista alla trasmissione Accordi & disaccordi, Alessandro Di Battista ha espresso il suo amore e la sua stima per il genitore.

“Mio padre provoca: è nel suo carattere, è una persona onesta, io lo stimo tanto perché mi ha insegnato questa irriverenza”.

“Penso sia la persona più liberale, nel senso buono del termine, che io conosca: un fascista, come si definisce lui, che vuole che la Chiesa paghi l’Imu, un fascista d’accordissimo con le unioni civili, anti-imperialista, molto più amante del Che che di Berlusconi o Bolsonaro. Un personaggio molto particolare”, ha dichiarato.

Il precedente scontro Di Battista-Bocchino

La settimana precedente la polemica fra l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista e l’attuale direttore del Secolo d’Italia Italo Bocchino ha assunto toni macisti.

Bocchino ha alzato la voce per chiedere a Di Battista da che parte stesse.

Tira fuori le pal*e, con chi stai? – ha urlato – Rispondi se hai le pal*e: con Israele o con Hamas? Con la democrazia o con i terroristi?”. Giovanni Floris ha dovuto infine togliergli l’audio.

Fonte foto: ANSA

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