Nuovo scontro fra Alessandro Di Battista e Italo Bocchino a DiMartedì: "I fascisti tu ce li hai in casa!"
Di Battista e Bocchino di nuovo ai ferri corti su Israele e Hamas: dallo scontro sul Medio Oriente si è poi passati all'attacco personale con un pesante botta e risposta
Ennesimo round a DiMartedì fra i due ex parlamentari Alessandro Di Battista e Italo Bocchino. Questa volta al centro dello scontro fra i due opinionisti c’è stata l’appartenenza, vera o presunta, al fascismo.
- Bocchino VS Di Battista a DiMartedì
- Dal Medio Oriente al fascismo
- Il padre di Alessandro Di Battista, il "fascista liberale"
- Il precedente scontro Di Battista-Bocchino
Bocchino VS Di Battista a DiMartedì
L’argomento della discussione in studio era la drammatica situazione in Medio Oriente.
I due ex parlamentari si trovavano, come di consueto, su posizioni antitetiche.
Alessandro Di Battista ha criticato il pensiero dell’interlocutore: “Bocchino dice: ‘Quando non ci sarà più Hamas ci sarà la pace’. Guardate che esiste un posto dove Hamas – non dico che non ci sia ma – è molto debole, la Cisgiordania”.
E qui la domanda retorica: “Come si vive in Cisgiordania? Negli ultimi giorni sono stati massacrati dei civili“.
“Coloni israeliani illegali armati di M16, fucili d’assalto di produzione statunitense, protetti dall’esercito israeliano che è l’esercito – forse – migliore del Medio Oriente sparano ad altezza d’uomo in un posto in cui non possono stare, tant’è che si chiamano ‘Territori occupati’. Questo è il luogo senza Hamas! Non ci sarà mai pace senza giustizia“.
Così ha detto Alessandro Di Battista, per poi aggiungere subito dopo: “E non ci sarà mai pace fino a che non finirà un’occupazione militare“.
Dal Medio Oriente al fascismo
Poi, indicando Italo Bocchino, che già da un po’ cercava di prendere la parola, Di Battista ha lanciato una stilettata: “Mi fanno specie gli ex fascisti del Movimento sociale italiano che un tempo sostenevano una neutralità e oggi sono diventati succubi di Biden e di Tel Aviv”.
La replica di Bocchino all’accusa di essere un ex fascista: “Gli ex fascisti ce li hai tu in casa, intanto!”
E ancora: “Modera le parole! Sono nato nel 1967. Quando torni a casa stasera con gli ex fascisti (forse neanche ex) ci parli tu”.
Si è intromesso infine Floris per chiarire l’ovvio: “È un riferimento a suo padre”, ha detto rivolgendosi ad Alessandro Di Battista.
Il padre di Alessandro Di Battista, il “fascista liberale”
Vittorio Di Battista, il papà dell’ex parlamentare Alessandro, è un fascista dichiarato.
Arcinemico di Renzi, Mattarella e del defunto Berlusconi, Dibba senior negli anni non ha risparmiato critiche per loro, anche dai toni coloriti.
Nel 2018, nel corso di un’intervista alla trasmissione Accordi & disaccordi, Alessandro Di Battista ha espresso il suo amore e la sua stima per il genitore.
“Mio padre provoca: è nel suo carattere, è una persona onesta, io lo stimo tanto perché mi ha insegnato questa irriverenza”.
“Penso sia la persona più liberale, nel senso buono del termine, che io conosca: un fascista, come si definisce lui, che vuole che la Chiesa paghi l’Imu, un fascista d’accordissimo con le unioni civili, anti-imperialista, molto più amante del Che che di Berlusconi o Bolsonaro. Un personaggio molto particolare”, ha dichiarato.
Il precedente scontro Di Battista-Bocchino
La settimana precedente la polemica fra l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista e l’attuale direttore del Secolo d’Italia Italo Bocchino ha assunto toni macisti.
Bocchino ha alzato la voce per chiedere a Di Battista da che parte stesse.
“Tira fuori le pal*e, con chi stai? – ha urlato – Rispondi se hai le pal*e: con Israele o con Hamas? Con la democrazia o con i terroristi?”. Giovanni Floris ha dovuto infine togliergli l’audio.