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Nuovo contratto scuola, arriva l'accordo: tra aumenti e arretrati, cosa cambia nella busta paga dei professori

Dopo mesi di tira e molla è arrivato l’accordo per il nuovo contratto economico per docenti e personale Ata: a quanto ammontano gli aumenti

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Dopo lunghi mesi di tira e molla è finalmente arrivata la buona notizia per docenti e personale Ata che attendevano ormai da settimane novità sul nuovo contratto per il comparto scuola. L’accordo, infatti, è stato raggiunto e formalizzato all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, e ben presto arriveranno importanti e gradite novità sui conti correnti del personale.

Il rinnovo del Ccnl del comparto scuola e istruzione, infatti, permetterà a docenti e personale di ricevere un maggior compenso economico a partire dalle prossime buste paga nelle quali, oltre agli aumenti, saranno versati anche quegli arretrati che sono stati maturati nell’ultimo periodo. Quello formalizzato con le firme nero su bianco, però, è soltanto una parte del rinnovo contrattuale per la scuola, in quanto sarà ancora da trattare quello riguardante l’aspetto normativo.

Rinnovo contratto scuola, prima tappa per la scuola

L’attesa per il rinnovo del contratto del comparto scolastico era tanta e il sospiro di sollievo è arrivato con la ratifica dell’accordo arrivata all’Aran negli scorsi giorni. Dopo settimane di trattative per cercare di ricevere l’aumento tanto sperato in busta paga, docenti e personale scolastico hanno raggiunto l’ambito obiettivo riuscendo a strappare la stretta di mano del Governo con un +4,2% in busta paga.

Un impegno fortemente voluto da parte dell’esecutivo Meloni che ora dovrà trovare le risorse nella legge di Bilancio per poter versare nelle casse della scuola il tanto ambito aumento.

Ancora da definire, come detto, la parte normativa del contratto che potrebbe richiedere ancora un mese di trattativa su temi delicati e importanti come i diritti dei precari, la mobilità e le sanzioni disciplinari, ma quel che importa al comparto scolastico è il raggiungimento di un accordo che da ipotesi di Ccnl è stato subito firmato portando all’incremento del tabellare per tutti i dipendenti del comparto, nonché un incremento delle indennità fisse e ricorrenti (qui vi avevamo parlato degli stipendi che sono cresciuti di più nel 2022).

Nuovo contratto scuola, gli aumenti

Nel nuovo contratto per scuola e istruzione firmato negli scorsi giorni all’Aran c’è quanto richiesto dal comparto scolastico negli ultimi mesi, ovvero quell’aumento in busta paga che seppur “minimo” lascia lo spiraglio a nuovi step di salita nel futuro. Il contratto, come si legge nei documenti arrivati all’Aran, riguarda il periodo 1° gennaio 2019-31 dicembre 2021 e “gli effetti decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione”.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara

Nello specifico si tratta di incrementi lordi medi mensili che valgono 98 euro, ma se si guarda solo alle buste paga dei docenti, allora l’asticella sale a 100,78 euro lordi. Nello specifico per i docenti l’accordo comporterà un incremento medio di 100 euro per 13 mensilità (circa il +4,2%), a cui si aggiungeranno successivamente quelle risorse che arriveranno dall’accordo che completerà la sequenza contrattuale 2019-2021, su cui si è impegnato il ministro Valditara.

A quanto ammontano gli aumenti per i docenti

Andando a guardare più nello specifico le tabelle, gli incrementi mensili variano al variare degli anni di anzianità di servizio. Di seguito gli aumenti mensili e tra parentesi la nuova retribuzione tabellare annua dal 1° gennaio 2021:

Per gli insegnanti di scuola dell’infanzia ed elementare

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 63 euro (20.897,20 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 70 euro (23.182,99 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 77 euro (25.204,99 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 83 euro (27.171,59 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 89 euro (29.101,82 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 93 euro (30.536,92 euro).

Per gli ITP

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 63 euro (20.897,20 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 70 euro (23.182,99 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 77 euro (25.204,99 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 86 euro (28.126,56 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 91 euro (30.029,79 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 96 euro (31.492,42 euro).

Per i docenti di scuola secondaria di I grado

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 69 euro (22.678,52 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 77 euro (25.342,05 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 84 euro (27.676,59 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 91 euro (29.948,17 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 98 euro (32.179,35 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 103 euro (33.837,37 euro).

Per gli insegnanti laureati di scuola secondaria di II grado

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 69 euro (22.678,52 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 79 euro (25.995,81 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 87 euro (28.520,99 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 97 euro (31.736,25 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 103 euro (33.837,37 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 108 euro (35.505,47 euro).

Aumenti al personale, i numeri

Come detto, a rientrare nel rinnovo contrattuale economico del comparto scuola e istruzione è anche il personale scolastico nella figura di collaboratori e dirigenti che dalle prossime buste paga riceveranno l’aumento di stipendio su base mensile.

Come per i docenti, andando a guardare più nello specifico le tabelle gli incrementi mensili variano al variare degli anni di anzianità di servizio. Di seguito gli aumenti mensili e tra parentesi la nuova retribuzione tabellare annua dal 1° gennaio 2021:

Collaboratore scolastico

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 49 euro (16.119,72 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 53 euro (17.554,57 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 56 euro (18.605,70 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 60 euro (19.641,87 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 62 euro (20.417.09 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 64 euro (20.974,87 euro).

Collaboratore scolastico dei servizi/addetto aziende agrarie

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 50 euro (16.528,61 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 54 euro (17.948,39 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 58 euro (19.011,51 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 61 euro (20.077,83 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 63 euro (20.829,84 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 65 euro (21.391,78 euro).

Assistente amministrativo e Tecnico/Cuoco/Infermiere/Guardarobiere

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 55 euro (18.057,28 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 60 euro (19.892,32 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 65 euro (21.269,37 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 69 euro (22.630,02 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 72 euro (23.611,18 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 74 euro (24.355,85 euro).

Coordinatore amministrativo e tecnico

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 63 euro (20.648,49 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 70 euro (22.910,33 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 76 euro (24.910,62 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 82 euro (26.844,66 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 87 euro (28.742,41 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 90 euro (30.174,20 euro).

Direttore dei servizi generali e amministrativi

  • da 0 a 8 anni di anzianità: 72 euro (23.858,65 euro);
  • da 9 a 14 anni di anzianità: 80 euro (26.672,72 euro);
  • da 15 a 20 anni di anzianità: 88 euro (29.176,72 euro);
  • da 21 a 27 anni di anzianità: 96 euro (31.842,89 euro);
  • da 28 a 34 anni di anzianità: 104 euro (34.589,53 euro);
  • da 35 anni di anzianità: 113 euro (37.266,38 euro).

Arrivano gli arretrati per docenti e personale

Il nuovo contratto firmato all’Aran prevede anche il pagamento degli arretrati che erano dovuti al comparto scuola. Questi, secondo quanto riferito, dovrebbero arrivare tra dicembre 2022 e gennaio 2023, con 1,2 milioni di statali della scuola che attenderanno con ansia i guadagni maturati durante il 2019-2021. Gli arretrati sul piatto valgono in media più di 2.000 euro a dipendente, ovvero 2064,96 euro.

Nel dettaglio, gli arretrati medi per il comparto scuola riferiti a tutto il personale pesano 2.337 euro, con una somma di 2.450 euro che spetterà ai docenti. Per quanto riguarda gli amministratori dell’università, invece, ci sarà il versamento degli arretrati pari a 2.110 euro. Negli enti di ricerca gli arretrati salgono a 2.940 euro (esclusi i ricercatori e tecnologi a cui andranno 4.113 euro). Per il personale Afam sono invece previsti 3.449 euro di arretrati.

La soddisfazione di Meloni e del ministro dell’Istruzione

La premier Giorgia Meloni si è detta entusiasta dell’accordo trovato, con la leader di FdI che ha sottolineato come la firma sull’intesa “comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell’istruzione dei giovani, essenziale per un paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza”.

Soddisfatto anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “Diamo così un primo segnale concreto sul tema delle retribuzioni, fondamentale per rivalorizzare e restituire autorevolezza alla figura del docente. Siamo consapevoli che si tratta di un primo passo, un primo passo atteso da tanto tempo e ottenuto in un contesto peraltro difficile a causa della crisi energetica”.

Fonte foto: 123RF

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