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Nuovo attacco hacker a siti di ministeri italiani: cosa sta succedendo, chi c’è dietro e cosa c'entra Zelensky

Ondata di attacchi da parte di hacker filorussi ai siti di ministeri e istituzioni italiani

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali.

I siti di ministeri e istituzioni italiane sono stati colpiti da un’ondata di attacchi da parte di un gruppo di hacker. Si tratta dei filorussi noti con il nickname di NoName057(16). Le azioni Ddos – Distributed denial of service, stanno provocando numerosi disagi e interruzioni temporanee ai servizi.

L’Italia nel mirino degli hacker filorussi

A partire dalle ore 7:15 del mattino di sabato 11 gennaio, numerosi siti istituzionali italiani sono stati colpiti da un’ondata di attacchi hacker.

Tra i portali colpiti quello dei ministeri di Esteri, Infrastrutture e Trasporti. Nel mirino anche i siti di Consob, Carabinieri, Marina e Aeronautica.

L’attacco a seguito dell’incontro tra Zelensky e Meloni

Interessate dall’attacco informatico anche le pagine web di aziende del trasporto pubblico locale come l’Atac di Roma, l’Amat di Palermo e l’Amt di Genova.

L’attacco ha causato disagi, seppur contenuti, e l’interruzione temporanea dei servizi erogati.

L’attacco durante la visita di Zelensky

A rivendicare l’attacco il gruppo di hacker filorussi noti con il nickname di NoName057(16).

“Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha confermato il continuo e completo sostegno all’Ucraina durante un incontro con Volodymyr Zelensky durante la sua visita a Roma” ha scritto il gruppo su Telegram.

Riguardo i negoziati stretti tra Italia e Ucraina, gli hacker riportano: “Secondo Meloni, l’Italia aiuterà l’Ucraina a difendere i propri interessi e a raggiungere una pace giusta e duratura”.

Il messaggio si conclude con una velata minaccia:

L’Italia dovrebbe iniziare ad aiutare sé stessa, e prima di tutto la sua sicurezza informatica.

Al lavoro l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

Gli attacchi hacker sono stati tempestivamente contenuti dal team dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn).

Si è trattato di azioni DdsoDistributed denial of service, della stessa tipologia ed entità di altri numerosi attacchi registrati nelle settimane precedenti.

Anche l’elenco dei siti web colpiti è rimasto invariato. L’unica differenza risiede nell’ora dell’attacco, anticipata rispetto al passato.

I siti dei ministeri hanno usato come strategia di mitigazione il geofencing grazie alla quale il sito web è raggiungibile solo da certe aree geografiche.

In campo fin dal principio, Acn continua a offrire supporto tecnico ai tecnici dei portali colpiti, dopo aver avvertito bersagli e autorità.

Fonte foto: iStock

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