Zelensky incontra Mattarella e Meloni, le due richieste del presidente dell'Ucraina all'Italia
Volodymyr Zelensky a Roma, gli incontri con la premier Giorgia Meloni e il presidente Sergio Mattarella: le due richieste avanzate all'Italia
Massima allerta a Roma per la visita di Volodymyr Zelensky in Italia. Il presidente dell’Ucraina incontra Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, avanzando richieste e garanzie per affrontare la guerra contro Vladimir Putin.
- La richiesta dell'Ucraina a Meloni
- La risposta di Giorgia Meloni a Zelensky
- La richiesta di Zelensky a Mattarella
- La risposta di Sergio Mattarella a Zelensky
- L'ultimo presidente della Repubblica ad andare in Ucraina è stato Oscar Luigi Scalfaro
La richiesta dell’Ucraina a Meloni
Il primo appuntamento di Volodymyr Zelensky è stato quello di giovedì 9 gennaio a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni, reduce dalla conferenza stampa fiume di inizio anno e dal Consiglio dei ministri.
Dopo l’incontro, il presidente dell’Ucraina ha dichiarato al Messaggero: “Mi fido di lei, ho un ottimo rapporto e la ringrazio per il supporto che sta dando all’Ucraina”.
Volodymyr Zelensky ricevuto da Giorgia Meloni e Sergio Mattarella
In seguito al bilaterale, durato circa un’ora, Zelensky ha di fatto chiesto a Meloni di confermare il sostegno al suo Paese, soprattutto in vista del cambio alla presidenza degli Usa, con Joe Biden sostituito da Donald Trump, già corteggiato dal Cremlino e da Vladimir Putin per trovare una soluzione alla guerra.
In un’intervista rilasciata a Rainews 24 venerdì 10 gennaio, Zelensky ha dichiarato che “Putin ha già mentito in passato e ha lanciato una guerra su larga scala, a noi serve che gli Usa facciano pressione sulla Russia per le garanzie di sicurezza. Il sogno di Putin è annientarci del tutto, le garanzie devono assicurare il suo non ritorno. E va fermato altrimenti andrà avanti in altri Paesi europei, questo è il suo obiettivo: la totale influenza sul continente europeo”.
La risposta di Giorgia Meloni a Zelensky
Giorgia Meloni, dal canto suo, ha tranquillizzato Zelensky, ribadendo:
“Il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina”.
La richiesta di Zelensky a Mattarella
Venerdì 10 gennaio è stato il turno di Sergio Mattarella.
Il Capo dello Stato ha ricevuto Volodymyr Zelensky al Quirinale e il presidente dell’Ucraina ha sottolineato le promesse fattegli il giorno prima dalla premier:
“Siamo grati per il sostegno del Governo italiano e per i pacchetti di sostegno all’Ucraina, sia al nostro esercito e alla nostra resilienza, sia in in termini umanitari al nostro popolo”.
Dopodiché, la richiesta al presidente della Repubblica, svelata ai microfoni di Rainews 24 al termine dell’incontro:
“Con Mattarella ho avuto un incontro molto positivo, gli ho detto che è ora che venga in Ucraina, l’ultima volta di un presidente italiano in Ucraina è stato 25 anni fa. Quindi è opportuno soprattutto ora che stiamo parlando della conferenza per la ricostruzione”.
La risposta di Sergio Mattarella a Zelensky
Anche Sergio Mattarella, dopo Giorgia Meloni, ha rassicurato Zelensky:
“Anch’io le confermo la determinazione dell’Italia a mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Federazione russa. Lo facciamo per l’amicizia che lega Ucraina e Italia. lo facciamo per il rispetto delle regole della convivenzainternazionale contro la pretesa di imporre con le armi la volontà a un altro Paese, a un altro Stato. Lo facciamo per la sicurezza dell’intera Europa. Quindi, presidente, lei è il benvenuto qui, in Italia e a Roma”.
L’ultimo presidente della Repubblica ad andare in Ucraina è stato Oscar Luigi Scalfaro
Volodymyr Zelensky, invitando Sergio Mattarella a Kiev, ha ricordato che un Capo dello Stato italiano non si reca in Ucraina, in visita istituzionale, da 25 anni.
L’ultimo era stato Oscar Luigi Scalfaro, il 27 gennaio 1999, come documentato dal portale storico della Presidenza della Repubblica.
L’allora presidente ucraino era Leonid Kučma, la cui gestione era stata segnata da numerosi scandali per corruzione e dalla diminuzione delle libertà dei media.