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POLITICA ESTERA

Nelle elezioni in Polonia Morawiecki sfida Tusk: urne aperte, chi è favorito secondo i sondaggi

Urne aperte in Polonia dove Morawiecki e Tusk si sfidano: Meloni osserva il voto con fiducia

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Giorno di elezioni in Polonia, col primo ministro uscente Mateusz Morawiecki e l’ex premier ed ex presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk che si sfidano alle urne. Voto dalle 7 alle 21, con i polacchi che saranno chiamati a scegliere chi tra Pis (Diritto e Giustizia) e Ko (Coalizione Civica) avrà la meglio.

Morawiecki sfida Tusk

Le urne sono state aperte alle 7 di domenica 15 ottobre ora locale e italiana, con oltre 29 milioni di elettori chiamati a scegliere soprattutto tra il partito sovranista “Diritto e Giustizia” (Pis) di Mateusz Morawiecki e l’alleanza europeista “Coalizione Civica” (Ko) di Donald Tusk. Una sfida che si prospetta equilibrata, anche se la sorpresa è dietro l’angolo.

La tornata servirà per eleggere per i prossimi quattro anni 460 deputati del Sejm, la camera bassa del Parlamento, e 100 senatori. Le urne chiudono alle 21, quando sono previsti exit-poll di incerta affidabilità.

Chi è avanti secondo i sondaggi

Stando ai sondaggi al primo posto dovrebbe confermarsi il partito conservatore e populista con in prima linea Mateusz Morawiecki. Al partito Pis, infatti, viene attribuito il 33-36% delle intenzioni di voto, un dato in forte calo rispetto al 43,6% del 2019,

L’alleanza elettorale centrista ed europeista “Ko” dell’ex-presidente del Consiglio europeo Tusk, invece, sarebbe seconda con una ‘forchetta’ del 26-28%.

Decisivo è però quanti seggi raccoglierà “Confederazione”, un partito di estrema destra, razzista, omofobo e intenzionato a tagliare gli aiuti militari all’Ucraina che peraltro nega di volersi alleare col Pis. Tusk invece, ricambiato, vuole accordarsi con i partiti di due alleanze minori: quella neonata di centro-destra a parziale connotato agricolo “Terza Via” e la socialdemocratica, filo-Ue e progressista detta “La Sinistra”.

Donald Tusk, leader del KO

L’importanza del successo

I voti raccolti da partiti e alleanze che finiscono sotto le rispettive soglie di sbarramento del 5 e 8% vanno al vincitore, quindi probabilmente al Pis. Ma tutta Europa guarda con interesse al risultato del voto.

Il risultato delle urne, infatti, avrà un impatto anche sugli equilibri internazionali e ripercussioni forti in Europa e Ucraina. La Polonia, infatti, è sotto la lente di ingrandimento europea a causa delle continue e ripetute violazioni dello stato di diritto e della riforma della giustizia.

Ma anche l’Italia guarda con interesse a queste elezioni, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che spera che il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki venga rieletto per un terzo mandato per sfruttare le alleanze in vista delle prossime Europee e avere più forza contrattuale nelle trattative con l’Ue.

Fonte foto: ANSA

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