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Nella Manovra sì al Codice per gli affitti brevi e aumento cedolare le secca: cosa cambia per chi affitta casa

La maggioranza ha trovato l'intesa per inserire nella Manovra novità sugli affitti brevi e la cedolare secca: cosa cambierà

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Gli ultimi nodi sono stati sciolti: la Manovra 2024 può passare all’attenzione del Parlamento dopo che Governo e maggioranza hanno trovato l’intesa sulle misure per quanto riguarda affitti brevi e cedolari secche. Le novità riguardano l’introduzione di un Codice Identificativo e un aumento delle aliquote.

Codice di Identificazione per chi affitta: di cosa si tratta

Nel testo della Manovra trasmesso al Parlamento, ci saranno alcune novità emerse da un vertice di maggioranza che si è tenuto ieri sera e durante il quale sarebbero state accolte alcune proposte di Forza Italia.

Una delle più impattanti riguarda quella l’introduzione di un Codice di Identificazione Nazionale (CIN) fortemente voluto da Tajani e colleghi, di modo da far emergere il sommerso nel mercato affitti.

La Manovra è attesa in Parlamento per il varo definitivo

Sarà obbligatorio per gli affitti brevi e per le offerte tramite piattaforme informatiche, assegnato a chiunque prenda in consegna un immobile e che diventerà così facilmente identificabile. “Ci sarà trasparenza” ha detto il vicepremier Tajani.

L’aliquota della cedolare secca aumenta fino al 26%

Nel decreto sarà incluso anche l’aumento della cedolare secca, ovvero della tassazione applicata anche ma non solo a quelle abitazioni messe in affitto per brevi periodi o a fini turistici.

Facoltativa rispetto al canone concordato del regime ordinario, passa dal 21% al 26% nei casi in cui si affitti per periodi inferiori a 30 giorni e per case dalla seconda alla quarta.

L’Agenzia delle Entrate specifica che possono adottarla persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento (usufrutto) che non locano l’immobile nell’esercizio di attività d’impresa o professioni.

La Manovra arriva in Parlamento: pochi i ritocchi

Dopo aver sciolto questi punti, Giorgia Meloni ha chiuso l’intesa con gli alleati della maggioranza e disposto l’invio del nuovo testo in Parlamento, dove arriva con poche modifiche rispetto ai piani originali.

I cambiamenti sono serviti soprattutto per venire incontro alle richieste di Lega e Forza Italia, che possono rivendicare soprattutto il mantenimento di quota 103 sulle pensioni e, appunto, le modifiche sugli affitti brevi e la cedolare secca.

Per la Premier, ora che mancano 15 giorni al varo della Manovra, non c’è tempo da perdere né altre risorse da destinare. È quindi tempo di chiudere una delle partite più importanti dell’anno per l’esecutivo.

Fonte foto: iStock

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