Nave portacontainer bloccata nel Canale di Suez in Egitto: nuovi guai a due anni di distanza dall'Ever Given
Una nave portacontainer di Hong Kong ha bloccato il canale nella mattina di giovedì 25 maggio 2023
Nuovi guai e problemi nel Canale di Suez, a due anni di distanza dal blocco causato dalla Ever Given. Nella mattina di giovedì 25 maggio 2023, infatti, una nave portacontainer battente bandiera di Hong Kong è rimasta bloccata nel canale d’Egitto, provocando il nuovo stop al traffico navale.
Canale di Suez bloccato
Secondo quanto si apprende, il Canale di Suez è stato bloccato da una nave portacontainer che si è incagliata per più di due ore. Poco dopo le 6, infatti, è arrivata la segnalazione del problema all’imbarcazione che ha chiuso il passaggio ad altre navi nel canale.
Lunga 190 metri, la nave è la Xin Hai Tong 23, battente bandiera di Hong Kong. A segnalarla è stata la compagnia armatrice, la norvegese Leth, che sui social ha scritto dei disagi al canale dopo i problemi legati alla portarinfuse.
I soccorsi alla nave
I disagi, secondo quanto si apprende, sono durati qualche ora. Infatti, dopo un primo momento di caos con le navi in coda per entrare nel canale, la situazione è rientrata.
Grazie all’aiuto di alcuni rimorchiatori, infatti, la Xin Hai Tong 23 è stata disincagliata dopo alcune manovre. I dati di tracciamento hanno mostrato che nessuna nave si muoveva in quell’area del canale, che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, quando la nave era bloccata.
L’episodio dell’Ever Given
L’episodio della Xin Hai Tong 23 fa tornare alla memoria quanto successo due anni fa con la Ever Given. Nel marzo 2021, infatti, la portacontainer della classe Golden, lunga più di400 metri, fu portata fuori rotta da una tempesta di sabbia e si incagliò su una delle sponde del canale.
L’ostruzione del canale impedì il passaggio a qualsiasi nave per oltre una settimana, provocando pesanti e importanti disagi al commercio internazionale. Addirittura diverse furono le navi che pur di non aspettare le manovre di disincaglio decisero di circumnavigare l’Africa per giungere a destinazione. I costi e i tempi di navigazione, dunque, furono più lunghi.
Solo il 29 marzo 2021, a sei giorni dall’incidente, la nave fu sbloccata e lentamente raddrizzata, utilizzando 13 rimorchiatori e una draga per rimuovere 30.000 tonnellate di sabbia dal fondo, per fare spazio alle manovre di disincaglio.