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Naufragio del Bayesian, il veliero di Michael Lynch sarebbe affondato per colpa del super albero: l'analisi

Un'inchiesta giornalistica avanza un'ipotesi: il naufragio del Bayesian sarebbe da imputare a una serie di errori di costruzione, fra cui spicca l'albero di dimensioni colossali

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il naufragio del Bayesian potrebbe essere imputabile alle eccezionali dimensioni del suo albero, il più alto del mondo fino al momento dell’affondamento avvenuto all’alba del 19 agosto 2024 al largo di Porticello, vicino Palermo. Lo yacht definito “inaffondabile” sarebbe stato reso vulnerabile proprio dall’albero, suo fiore all’occhiello, che avrebbe compromesso la stabilità del galleggiamento in condizioni meteo particolarmente avverse.

Albero del Bayesian sotto accusa

È il New York Times a ventilare l’ipotesi sulla fine del veliero da 40 milioni di dollari del defunto miliardario britannico Michael Lynch, al termine di una lunga e approfondita inchiesta.

Il Bayesian era stato costruito dai cantieri Perini Navi e aveva un albero in alluminio eccezionalmente alto e pesante: oltre 72 metri per 40 tonnellate.

Documenti tecnici ottenuti dal Times e simulazioni al computer mostrano che il Bayesian era suscettibile ad essere abbattuto durante una tempesta e che sarebbe affondato rapidamente”, scrive il giornale.

La richiesta del primo proprietario

Il quotidiano scrive che sarebbe stato il primo proprietario del Bayesian, John Groenewoud, ad aver insistito per l’albero di dimensioni fuori dal comune.

“Il libro sulla stabilità ottenuto dal Times – scrive il quotidiano – è stato scritto prima che i Lynch acquistassero la barca nel 2014, quando lo yacht si chiamava Salute ed era di proprietà di John Groenewoud, un uomo d’affari olandese. In un’email, ha confermato di aver firmato un contratto per ‘la barca con 1 albero’ nel 2005, ma ha rifiutato di discutere di eventuali implicazioni sulla sicurezza che ciò avrebbe potuto avere”.

La richiesta aveva così portato i costruttori a modificare il progetto iniziale, tra cui lo spostamento della zavorra per bilanciare l’albero fuori scala.

Le porte dello yacht

Ma il quotidiano mette sotto accusa anche altri elementi strutturali del Bayesian, fra cui due grandi porte di vetro sul ponte che avrebbero aumentato la possibilità di imbarcare acqua in caso di forte vento.

Il costruttore accusa l’equipaggio

Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group che nel 2021 ha rilevato il marchio Perini Navi, parlando con il New York Times, ha ribadito la sua posizione: il Bayesian sarebbe stato uno scafo realizzato a regola d’arte e la responsabilità della tragedia, costata la vita a 7 persone, sarebbe da imputare a una serie di errori dell’equipaggio.

Fonte foto: ANSA

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