Prime immagini del Bayesian dopo il naufragio, il video del relitto a 50 metri di profondità in mare
Novità sul naufragio del Bayesian: spuntano le prime immagini del relitto a oltre 50 metri sul fondo del mare. Il video
Sono state rese note le prime immagini del Bayesian dopo il naufragio. Il relitto appare adagiato sul fondale, a circa 50 metri dalla superficie del mare, su un lato. Di recente ci sono stati sviluppi sulla vicenda che il 19 agosto ha ucciso 7 persone.
Il video del Bayesian
Come in altri casi di questo tipo, le immagini del relitto naufragato sono impressionanti. Nel video, mostrato in esclusiva in una trasmissione italiana, si può osservare il Bayesian sul fondo del mare.
Il relitto, naufragato il 19 agosto, si è adagiato su un fianco. Si tratterebbe, secondo i commentatori, della fiancata sulla quale si sono formate le bolle d’aria e dove sono stati trovati i corpi delle vittime.
Nel video si può vedere la linea bianca di galleggiamento e si riconoscono i due oblò, verosimilmente quelli delle cabine ospiti in cui si è formata la sacca d’aria. Nel video si vedono inoltre delle bolle d’aria, riconducili però a un sub nelle vicinanze.
Novità sul naufragio
Da pochi giorni sono giunte nuove informazioni in merito al naufragio del Bayesian. Infatti un’emittente brittanica, la Itv, ha pubblicato delle foto che mostrano i portelloni del veliero chiusi.
Il dato non sarebbe di poco conto, perché smentirebbe le ricostruzioni fornite fino a oggi.
Nell’immagine si può notare, in particolare, il portellone principale chiuso nel periodo di tempo precedente all’affondamento (circa 15 minuti prima).
I sospetti
La foto potrebbe quindi smentire l’ipotesi dell’errore umano. Fin dall’inizio si è detto che l’affondamento era stato causato dalla dimenticanza dei portelloni aperti da parte dell’equipaggio.
Un’ipotesi sostenuta, per esempio, dal costruttore del Bayesian e che, non a caso, contesta la foto pubblicata.
Al momento la vicenda è finita al centro di una serie di ipotesi, anche complottistiche, che vedono dei presunti segreti d’affari del magnate Mike Lynch come movente del naufragio.