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Murale di Paola Egonu vandalizzato dopo sole 24 ore: messaggio razzista, corpo della sportiva colorato di rosa

Dopo un giorno dalla sua comparsa a Roma, il murale di Laika che rappresenta Paola Egonu è stato già vandalizzato: la pelle della pallavolista è rosa

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

È stato vandalizzato dopo sole 24 ore dalla sua creazione il murale dedicato a Paola Egonu, realizzato dall’artista Laika a Roma davanti alla sede del Coni. L’opera, nella notte fra lunedì 12 e martedì 13 agosto, è stata deturpata con vernice rosa, utilizzata per coprire il colore originale della pelle della campionessa e il pallone su cui erano scritte parole come “odio” e “razzismo”. Il murale, intitolato “Italianità“, celebrava l’oro olimpico della nazionale italiana di pallavolo femminile veicolando un messaggio di inclusione e di condanna dell’intolleranza.

Paola Egonu non è più di colore nel murale

Il gesto, compiuto da ignoti, sembra chiaramente manifestare un rifiuto verso il colore della pelle dell’atleta italiana, le cui radici sono africane, abbinato al concetto di “italianità”, titolo dell’opera.

Il murale di Laika era stato concepito infatti non solo per onorare la storica vittoria olimpica della nazionale femminile di pallavolo, ma anche per sensibilizzare sul tema della lotta al razzismo.


Terzo atto: un passante ha ridipinto il murale con vernice nera, con tanto di messaggio contro il razzismo

È evidente quanto il tema sia ancora molto divisivo. Basti pensare che nel pomeriggio di martedì, un passante ha controbattuto all’azione dei vandali ridipingendo il murale di Paola Egonu con vernice nera. Nel pallone è quindi ricomparsa anche una scritta, “stop racism”, insieme a un “grazie Laika”.

Il commento dell’artista Laika

Nella rappresentazione originale dell’artista di strada, l’atleta è catturata nell’atto del salto, pronta a schiacciare una palla su cui erano scritte le parole “odio” e “razzismo”.

“Il razzismo è un cancro brutto da cui l’Italia deve guarire”, ha commentato Laika dopo aver visto la sua opera deturpata. Ferma condanna anche dallo sport italiano: fra i primi a intervenire, il capitano della nazionale maschile di pallavolo Simone Giannelli.

“Le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate tali – ha scritto su Instagram l’atleta -. Senza cuore, senza dignità e senza umanità. Non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio)”.

Murale vandalizzato, la condanna della politica

Anche la condanna della politica è pressoché unanime. “Il rispetto e l’educazione si coltivano quotidianamente, per sconfiggere ignoranza, inciviltà e insensibilità. Insieme”, ha commentato il ministro dello Sport Andrea Abodi. “Ogni forma di razzismo va denunciata e combattuta”, ha dichiarato invece la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

Un atto visto come “grave gesto di becero razzismo” dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Il mio impegno contro ogni forma di discriminazione è massimo, soprattutto per sensibilizzare i più giovani su episodi come questo”. Non sono giunti invece nuovi commenti da Roberto Vannacci, dopo aver ribadito le sue convinzioni in seguito al trionfo olimpico di Egonu.

Il razzismo “fa schifo e va contrastato” ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein. “Per noi chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza”, ha aggiunto.

“È semplicemente una vergogna, un vile insulto a una grande italiana che ha portato in cima al mondo i colori del nostro Paese e ad un’artista impegnata contro la xenofobia”, ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

“È triste constatare come nel 2024 ci siano ancora razzisti prigionieri della propria ignoranza che pensano di poter riportare indietro le lancette della storia. Non succederà, ma dobbiamo essere sempre vigili a stroncare sul nascere ogni vigliacco tentativo di questo tipo”, ha affermato il primo cittadino.

Gli fa eco l’assessore allo sport di Roma, Alessandro Onorato, per il quale l’atto è una conferma del radicamento di razzismo e discriminazione nella società italiana. “Il gesto non va quindi sottovalutato e bisogna prendere nettamente le distanze. Un abbraccio alla nostra grande campionessa, un vanto per il nostro Paese e un esempio per tutte le bambine e i bambini che praticano sport”, ha commentato.

Fonte foto: ANSA

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