Morto Waldemar Victorino, 71enne ex attaccante del Cagliari ricoverato dopo un tentato suicidio
Il 71enne ex calciatore è morto in ospedale, dov’era ricoverato in condizioni disperate dopo aver tentato il suicidio. Meteora del Cagliari nel 1982
Non ce l’ha fatta Waldemar Victorino, l’ex attaccante del Cagliari ricoverato in condizioni disperate dopo un tentato suicidio. Il 71enne non è riuscito a superare la notte. Pare fosse alle prese con seri problemi economici, che potrebbero in parte motivare il suo gesto.
- Waldemar Victorino, el Piscador
- L’esperienza italiana e il ritorno in Sud America
- I problemi economici e il suicidio
Waldemar Victorino, el Piscador
Waldemar Barreto Victorino era nato a Montevideo il 22 maggio 1952, e fin da giovanissimo spiccava per le sue doti da attaccante, con le quali si fece notare in patria.
Convocato a ventiquattro anni per la prima volta in nazionale, il centravanti uruguagio Waldemar Victorino, soprannominato el Piscador, ha rappresentato la sua nazionale in 33 occasioni, timbrando il cartellino 15 volte.
Il post con il quale il Cagliari Calcio ha voluto ricordare Waldemar Victorino
Dopo aver giocato fino al 1982 in patria (ad eccezione di un solo anno tra le fila del Deportivo Cali, compagine colombiana), Victorino decise che era giunto il momento di concedersi un tentativo oltreoceano. Nella stagione 1982/83 infatti, el Piscador approdò in Sardegna, pronto a contribuire a suon di goal alla salvezza del Cagliari.
L’esperienza italiana e il ritorno in Sud America
Al suo arrivo, Victorino sembrava positivo e pronto a far bene: “Ho trent’anni e sono molto contento di avere l’opportunità di giocare gli ultimi anni in una squadra italiana. È un po’ il coronamento dei miei sogni”.
Dello stesso avviso anche l’allora allenatore dei sardi, Gustavo Giagnoni, che con l’attaccante uruguaiano in squadra si sentiva “tranquillo, è un uomo che i gol li ha sempre fatti e quindi sono sicuro che non deluderà. Certo, dovrà funzionare tutta la squadra perché un uomo da solo, per forte che sia, non può determinare granché. Ed il Cagliari si baserà proprio sul collettivo, sulla manovra di tutta la squadra”.
Purtroppo per lui (e per il Cagliari), l’avventura italiana di Victorino fu oltremodo deludente: 10 presenze in serie A, zero goal, squadra retrocessa e mesto ritorno in America Latina, per provare l’esperienza in Argentina, nel Newell’s Old Boys.
I problemi economici e il suicidio
Nonostante una parentesi calcistica decisamente dimenticabile, Victorino riuscì a farsi voler bene dai tifosi, come testimoniato anche dalla nota di cordoglio pubblicata sui social dalla società calcistica sarda.
Dopo aver lasciato il calcio giocato, Victorino ha lavorato per un certo periodo come procuratore, non ottenendo però grandi risultati. Il suo nome resta però legato, nella cultura popolare, al manga giapponese Capitan Tsubasa (giunto in Italia come “Holly e Benji”): Waldemar Victorino avrebbe difatti ispirato la creazione di Ramon Victorino, centravanti dell’Uruguay nella storia animata.
Sembrerebbe però che, con l’avvicinarsi della vecchiaia, Victorino abbia avuto non pochi problemi economici, che potrebbero averlo spinto all’estremo gesto, compiuto ieri, martedì 29 agosto. E nonostante il ricovero in condizioni disperate e l’impegno dei medici, alla fine l’ex stella del calcio uruguaiano non si è più risvegliato. Il suo nome resterà però, in un modo o nell’altro, nella storia del calcio.