Morto perché la tuta alare non si apre dopo il lancio ad Abbadia Lariana (Lecco): precipitato da 200-300 metri
Un uomo è morto dopo essersi lanciato con una tuta alare dalla parete del Forcellino, ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco
Tragedia in provincia di Lecco, ad Abbadia Lariana, dove un uomo che si era lanciato con la tuta alare dalla parete del Forcellino è morto dopo essere precipitato da circa 200-300 metri. A causare l’incidente mortale la mancata apertura della tuta.
L’incidente con la tuta alare
Il drammatico incidente è avvenuto nella mattina di mercoledì 21 febbraio 2024 nella provincia di Lecco, ad Abbadia Lariana. Sul Forcellino, spesso teatro di lanci ad alta quota, un uomo ha indossato la sua tuta alare per vivere il brivido del volo da circa 200-300 metri.
Ma qualcosa non è andato da programma, con la tuta alare che non ha svolto il suo compito.
Non è ancora chiara la dinamica, ma una volta fatto il salto nel vuoto dalla parete della montagna, il volo adrenalinico si è trasformato in tragedia.
La chiamata ai soccorsi
Poco dopo le 11 sono arrivate le prime chiamate ai soccorsi, con un testimone che ha lanciato l’allarme. Ha raccontato di aver visto un uomo lanciarsi dalla parete del Forcellino con una tuta alare che però, come detto, non si è aperta.
Il testimone ha raccontato anche gli attimi drammatici vissuti a distanza, col lancio che si è trasformato in tragedia.
L’uomo in tuta alare, infatti, è stato visto precipitare in avvitamento mentre tentava di aprire la vela.
Il ritrovamento del cadavere
Il volo nel vuoto, secondo le prime stime, è stato di circa 200-300 metri. Un incidente il cui esito, per le forze dell’ordine e i soccorsi giunti sul posto, non poteva che essere tragico.
In zona sono subito intervenuti gli uomini della polizia e il Soccorso Alpino per cercare di soccorrere il malcapitato.
Poco dopo l’uomo è stato trovato senza vita dall’elisoccorso nell’area boschiva sopra Pradello, dove solitamente atterra chi si lancia dal Forcellino.