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Morto Paolo Graldi, ex direttore del Mattino e Il Messaggero: voce del giornalismo italiano, aveva 81 anni

Addio a Paolo Graldi, storica firma del giornalismo italiano nonché ex direttore de "Il Mattino" e "Il Messaggero"

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Lutto nel mondo del giornalismo italiano che piange la scomparsa di Paolo Graldi. Storica firma della carta stampata, Graldi aveva 81 anni ed era stato inviato del Corriere della Sera e direttore del Mattino e del Messaggero.

Morto Paolo Graldi

Nato a Bologna il 27 maggio 1942, Graldi si è spento a Roma a 81 anni, nella clinica Pio XI, dopo una lunga malattia.

Storica firma del giornalismo italiano, da cinque anni era presidente della Scuola Superiore di Giornalismo presso la Università Internazionale Luiss di Roma.

La carriera di Paolo Graldi

Graldi aveva iniziato la sua carriera sin dalla giovane età, scrivendo per alcune testate locali per trasferirsi poi a Roma per lavorare prima con “Paese Sera”, poi con il “Corriere della Sera” con cui ha collaborato per oltre vent’anni. Per il quotidiano di via Solferino è stato cronista giudiziario, inviato speciale e da ultimo capo dell’Edizione romana.

Da inviato speciale del Corriere ha seguito tutti i principali fatti di mafia e di terrorismo in Italia e all’estero.

Divenuto anche vice direttore con Sergio Zavoli de “Il Mattino” di Napoli, è stato nominato direttore dalla Fondazione Banco di Napoli nell’ottobre del ’94. Rimasto al timone del quotidiano di via Chiatamone fino al 2001, successivamente è stato chiamato dall’editore Franco Gaetano Caltagirone alla direzione de “Il Messaggero” per tre anni, per poi essere nominato direttore editoriale.

Editorialista del gruppo, ha scritto per il Messaggero, il Mattino e Il Gazzettino di Venezia.

Non solo carta stampata

Ma Graldi non è stato solo giornalista di carta stampata. Per la tv, infatti, ha collaborato a quasi tutte le trasmissioni di Enzo Biagi ed è stato caporedattore con Sergio Zavoli per la realizzazione de “La notte della Repubblica” e “Viaggio intorno all’uomo”.

Ha firmato per Raiuno l’inchiesta in venti puntate “Io e il fumo”, “Io e il telefono”, “Io e il Cibo” e numerose inchieste per “Scatola aperta”.

Ma non solo, perché ha firmato la sceneggiatura di alcuni film per la tv, tra i quali “Il caso Lafarge”, “Il caso Stawinsky” e “Ladri e quadri”. Per Rai Parlamento ha condotto per tre anni “Parole in gioco”, per La7 ha firmato la serie biennale di “Effetto domino, tutto fa economia”.

Numerose anche le trasmissioni radiofoniche dirette e condotte per la Rai. Ha vinto numerosi premi di giornalismo, tra gli altri il Premio Scanno, il Città di Roma, il Premio Ischia di Giornalismo.

Fonte foto: ANSA

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