È morto il giornalista Livio Caputo, storico inviato del Giornale
Si è spento a 87 anni Livio Caputo, inviato del Giornale di cui era anche direttore ad interim dopo l'addio di Sallusti
Si è spento a 87 anni Livio Caputo, storica firma del Giornale di cui era direttore ad interim dopo l’addio di Sallusti fino all’insediamento di Augusto Minzolini, avvenuto proprio oggi. Il quotidiano di via Negri gli dedica un ricordo in apertura, ripercorrendo la sua vita e la carriera.
Caputo nacque nel ’33 a Vienna, e iniziò la sua carriera giornalistica dopo una laurea in Giurisprudenza all’Università di Torino. Si specializzò principalmente in politica estera, essendo stato corrispondente da Bonn per il Corriere dell’Informazione e il settimanale Gente, da Londra per il Resto del Carlino, La Nazione ed Epoca.
A New York lavorò per Mondadori come capo dell’ufficio dei periodici, per poi tornare in Italia nel 1970. I primi contatti con Il Giornale ci furono nel 1976, quando divenne inviato ed editorialista per due anni.
Caputo ha scritto anche sulle colonne del Corriere della Sera dal 1986 al 1992, vincendo in questi anni il premio Hemingway per i servizi sulla guerra del Golfo. Nel 1992 torna al Giornale in veste di vicedirettore.
Gli anni successivi furono caratterizzati anche dal suo impegno politico tra le fila di Forza Italia, e poi come consigliere al Comune di Milano fino al 2006.