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Morto in auto durante la protesta degli agricoltori a Catanzaro: malore in coda, con lui c'era la figlia

Protesta degli agricoltori, strada bloccata in provincia di Catanzaro: morto un uomo colto da un malore

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Un uomo di 56 anni è morto dopo aver accusato un malore mentre era in colonna, a bordo della sua auto, sulla strada statale 106, tra Botricello e Cropani Marina, in provincia di Catanzaro.

La carreggiata era bloccata per via della protesta degli agricoltori che va avanti ormai da otto giorni.

Protesta agricoltori, strada bloccata: uomo accusa un malore e muore

Non appena è scattato l’allarme, è giunto l’elisoccorso con un’equipe sanitaria che ha prestato i primi soccorsi. Purtroppo, nonostante il tentativo di salvataggio, il 56enne non ce l’ha fatta.

Quando ha accusato il malore si trovava sulla sua auto ed era in compagnia della figlia.

Perché gli agricoltori protestano in Italia e in altri Paesi Ue

Gli agricoltori stanno protestando, in gran parte, contro la politica europea in quanto ritengono che le direttive di Bruxelles nel Green Deal siano una sorta di “ecologia punitiva” nei loro confronti.

Il Green Deal promosso dall’Unione Europea ha il fine di rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050. Un traguardo che mira alla sostenibilità ambientale e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Gli agricoltori vedono le misure del Green Deal come eccessivamente severe e penalizzanti per il settore.

Il ministro Lollobrigida: “No alla violenza”

“Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l’ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente”, ma “considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto a Viterbo”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“In Italia – ha proseguito Lollobrigida -, sin dal suo insediamento il nostro Governo ha restituito centralità all’agricoltura e si è schierato nel contesto dell’UE a difesa del comparto, senza paura di portare avanti battaglie giuste in difesa di agricoltura, allevamento e pesca”.

“C’è bisogno di un fronte comune tra istituzioni e sistema produttivo italiano per valorizzare le nostre potenzialità e rafforzare l’Unione Europea, diversa da quella attuale, in linea con quanto intendevano coloro che la fondarono”, ha concluso il ministro.

Fonte foto: ANSA

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