Morto Gino Panaiia, cadavere trovato nel Naviglio Pavese tra Casarile e Rognano: era scomparso da 6 giorni
Gino Panaiia è morto: il suo cadavere è stato rinvenuto nel Naviglio Pavese. Il 25enne risultava scomparso dal 1° novembre da Zibido San Giacomo
È morto Gino Panaiia: è suo, il cadavere ritrovato nel Naviglio Pavese. Il 25enne risultava scomparso dalla notte del 1° novembre dopo che si erano perse le sue tracce da Zibido San Giacomo (Milano). La conferma è arrivata dai carabinieri di Binasco, accorsi sul luogo del ritrovamento dopo la segnalazione.
Trovato nel Naviglio il cadavere di Gino Panaiia
Nella tarda mattinata di giovedì 7 novembre è stato rinvenuto un corpo nelle acque del Naviglio al confine tra Casarile (Milano) e Rognano (Pavia). Nell’ultima ora è arrivata la conferma: si tratta del cadavere di Gino Panaiia, il 25 scomparso il 1° novembre da Zibido San Giacomo, nel Milanese.
Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco di Milano. Sul posto sono arrivati anche gli uomini del reparto Darwin dei vigili del fuoco insieme ai carabinieri di Abbiategrasso e militari del comando provinciale. Lo riporta il Corriere della Sera e lo conferma l’Ansa.
Come scrive Adnkronos sarebbero stati gli stessi carabinieri di Binasco a provvedere all’identificazione del corpo.
Secondo le indiscrezioni la salma sarebbe stata notata mentre riemergeva dalle acque in una zona recentemente battuta dalle squadre di ricerca. I suoi effetti personali, infatti, erano stati rinvenuti nelle campagne in prossimità di Cascina Casiglio.
Come è morto il 25enne
Per il momento sulle circostanze che hanno portato alla morte di Gino Panaiia regna il mistero. Dal 1° novembre gli investigatori stanno battendo le piste più credibili, dall’allontanamento volontario (prima che venisse ritrovato il corpo) al suicidio, ma anche quella dell’incidente.
Per questo motivo il lavoro dei carabinieri è in corso d’opera: i militari stanno cercando di ricostruire gli ultimi istanti di vita di Gino Panaiia, scomparso dopo aver trascorso fuori casa la serata di Halloween.
La scomparsa
Il 31 ottobre Gino Panaiia ha trascorso la serata di Halloween in un bistrot di via Togliatti, a Zibido San Giacomo, insieme alla fidanzata e alcuni amici. Intorno all’1:30 il 25enne appariva alterato dagli effetti dell’alcol e probabilmente – scrive Open – degli stupefacenti.
Si sarebbe dunque messo alla guida del suo Piaggio Liberty 125 con il quale sarebbe caduto all’altezza di una rotatoria, dopodiché si sarebbe rimesso in piedi proseguendo verso il sentiero che conduce a Cascina Casiglio. Pochi minuti dopo è stato contattato al cellulare dalla fidanzata alla quale avrebbe detto di essere diretto a Vigevano. L’ultima attività dati del suo dispositivo risaliva alle 2:22 del mattino, poi più niente.
All’interno della cascina gli inquirenti hanno rinvenuto una borsa contenente venti chili di eroina, ma per il momento non è possibile stabilire se la droga sia correlata alla scomparsa e alla morte di Gino Panaiia. Nel corso delle ricerche sono stati rinvenuti un casco, un giubbotto, una scarpa, il motorino, un borsello con un portafogli e un mazzo di chiavi.
La scomparsa e la morte di Gino Panaiia, quindi, sono costellate di indizi che potrebbero aiutare gli inquirenti a ricostruire le tappe della vicenda, ormai nota per il suo tragico epilogo. Recentemente le cronache hanno riportato un altro tragico caso di scomparsa conclusosi con la morte della vittima: Sergio Brogiato era scomparso dopo aver litigato con la moglie ed è stato ritrovato senza vita.