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Morto a 85 anni il sociologo Domenico De Masi, stroncato da una malattia improvvisa

Il professore emerito della “Sapienza” si è spento dopo una rapida malattia: sociologo di fama internazionale, Domenico De Masi era direttore della Scuola del Fatto

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il sociologo Domenico De Masi è morto all’età di 85 anni. La notizia è stata lanciata dal Fatto Quotidiano, dove De Masi era il direttore della Scuola del Fatto. Il professore emerito di Sociologia presso l’Università degli Studi “Sapienza” di Roma è deceduto dopo una rapida e grave malattia. De Masi è stato uno degli studiosi di sociologia più importanti in Italia e nella sua carriera si è occupato di sociologia del lavoro e delle organizzazioni, sistemi urbani e altre tematiche, pubblicando molti libri. Nato in Molise e cresciuto in Campania, Domenico De Masi era un volto noto anche per le sue numerose ospitate in televisione.

Gli studi a Perugia e il dottorato a Parigi

Nato a Rotello, in provincia di Campobasso, nel 1938, Domenico De Masi ha frequentato il liceo a Caserta e si è laureato in Giurisprudenza all’università di Perugia. Dopo la laurea vive la prima esperienza all’estero, con il dottorato in Sociologia del Lavoro a Parigi, sotto l’ala di Alain Touraine.

In questi anni sviluppa la passione per la sociologia applicata ai processi reali e studia i processi lavoratori direttamente in fabbrica. Non a caso, negli anni, verrà ribattezzato “il sociologo dei lavoratori”.

L’incontro con Adriano Olivetti e la cattedra a Cagliari

Un altro incontro fondamentale per la crescita di Domenico De Masi è quello con l’imprenditore Adriano Olivetti, con il quale lavora per un breve periodo. Tornato in Italia, diventa assistente di sociologia presso l’università Federico II di Napoli e nel frattempo lavora come ricercatore all’Italsider di Bagnoli.

Nel 1970 accetta la cattedra di sociologia nella facoltà di Scienze politiche dell’università di Cagliari, dove lavora insieme a Gustavo Zagrebelsky, Valerio Onida e Luigi Berlinguer.

Prima di approdare alla “Sapienza” di Roma e diventare preside della facoltà di Scienze della Comunicazione, insegna per tre anni (dal 1974 al 1977) presso la Federico II di Napoli.

La pubblicazione di libri e le ultime iniziative di De Masi

In questi anni pubblica manuali di sociologia del lavoro che diventeranno punti di riferimento per studenti e professori, tra cui “Ozio creativo”, dove sottolinea l’importanza della motivazione per il rendimento del lavoratore.

Ma Domenico De Masi è stato da sempre un grande osservatore e anticipatore delle novità. Infatti, studia da protagonista il fenomeno dello smart working e anche il reddito di cittadinanza, di cui è considerato uno degli ispiratori.

Negli ultimi anni della sua carriera ha ideato l’Associazione italiana dei formatori, la società di consulenza S3Studium e la Scuola del Fatto, incentrata sul tema del lavoro.

Fonte foto: ANSA

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