Morti a Scampia, la rivelazione choc dei residenti sui ballatoi: "Tremavano da mesi", l'attacco al sindaco
I residenti di Scampia accusano il sindaco e la ditta responsabile del cantiere della Vela Celeste di non aver messo in sicurezza la struttura, nonostante le ripetute segnalazioni
Una tragedia annunciata. Così i residenti della Vela Celeste di Scampia descrivono il crollo del ballatoio che ha causato la morte di 3 persone e il ferimento di altre 12. Nel frattempo, gli 800 sfollati attendono sotto i gazebo della Protezione Civile, sperando di poter rientrare nelle proprie abitazioni al più presto.
- L'accusa dei residenti di Scampia
- Ottocento residenti sfollati
- Crollo a Scampia: c'è una terza vittima
L’accusa dei residenti di Scampia
“Il sindaco Manfredi dice che i lavori non c’entrano? È falso. Era solo una questione di tempo prima che accadesse una tragedia. Perché non ci hanno spostati tutti prima dell’inizio dei lavori?”, dichiara Luigi, uno dei residenti della Vela Celeste di Scampia, ai microfoni di Repubblica Napoli.
Luigi accusa anche la ditta responsabile del cantiere di aver ignorato le ripetute segnalazioni degli abitanti riguardo i ballatoi tremanti e di non essere intervenuta per mettere in sicurezza la struttura.
Molti residenti concordano che gli allarmi sono rimasti inascoltati, lasciando così l’edificio in uno stato di degrado. “Le passerelle erano esposte alle intemperie. Non so quanti bulloni spanati ho visto“, afferma Giuseppina, un’altra inquilina.
Ottocento residenti sfollati
Oltre allo shock per la tragedia, c’è grande disagio tra gli 800 sfollati, costretti a passare ore sotto i tendoni di fortuna allestiti dalla Protezione Civile su viale della Resistenza, dove le temperature raggiungono i 39 gradi nelle ore centrali.
Molti si chiedono quanto ancora dovranno aspettare prima di poter rientrare nelle proprie case. Secondo quanto riferisce Repubblica, mercoledì 24 luglio, 300 persone dovrebbero poter tornare nei propri appartamenti, mentre le restanti 500 saranno indirizzate in strutture provvisorie, come le palestre delle scuole della zona.
Il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito, ha fatto sapere che “le porte dell’Ateneo sono aperte per chi ha necessità di ricovero”.
Crollo a Scampia: c’è una terza vittima
Sempre nella giornata di mercoledì 24 luglio, Scampia ha subito un’altra perdita: Patrizia Della Ragione, 53 anni, è la terza vittima del crollo alla Vela Celeste. Ricoverata subito dopo il cedimento del ballatoio all’ospedale Cardarelli, le sue condizioni erano gravissime.
Patrizia era imparentata con le altre due vittime: il figlio Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, e la nipote Margherita Della Ragione, 35 anni, deceduta a seguito dei traumi riportati.
Gli altri due figli di Patrizia, Giuseppe e Luisa Abbruzzo, rispettivamente di 34 e 23 anni, sono ricoverati all’Ospedale del Mare, con Giuseppe in gravi condizioni. La donna era anche la nonna di quattro delle sette bambine, attualmente ricoverate all’ospedale pediatrico Santobono.