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CRONACA NERA

Morta suicida a Enna a 15 anni, i dubbi sul biglietto lasciato dal fidanzato per quella scrittura misteriosa

Il fidanzato di Larimar Annaloro ha consegnato agli investigatori un biglietto contenente il messaggio d'addio della giovane. La sorella della vittima sostiene che si tratti di un falso

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Gli investigatori stanno indagando su un biglietto d’addio che sarebbe stato scritto da Larimar Annaloro, la 15enne morta suicida in provincia di Enna. Il messaggio, consegnato dal fidanzato della ragazza, recita: “Ti amerò anche nella prossima vita. Firmato: Lari”. Ma la sorella della giovane smentisce che quella sia la calligrafia di Larimar.

Il biglietto di Larimar al fidanzato

“Prima di andare via dal liceo con i genitori, lei lo ha dato a un compagno di scuola – ha spiegato il ragazzo – perché me lo facesse avere”.

Larimar Annaloro si è suicidata nel pomeriggio di martedì 5 novembre nel giardino di casa, dopo un violento litigio con una o con più compagne a scuola.

Piazza Armerina è un comune di oltre 20.000 abitanti in provincia di Enna.

La reazione della sorella di Larimar

“Quella non è la sua scrittura, non ho dubbi”, ha accusato la sorella di Larimar esibendo un altro foglio con la grafia della 15enne morta.

“Vorremmo sapere anche noi cosa è veramente successo, mia sorella non si sarebbe mai suicidata. Amava troppo la vita”, ha commentato la giovane come riporta La Repubblica.

“L’ho trovata impiccata. Era in ginocchio tutta legata, ma una bambina come fa a legarsi fino ai piedi?”, ha domandato ai cronisti la mamma di Larimar. È stata lei a trovare il corpo della ragazzina nel giardino della loro abitazione nella periferia di Piazza Armerina, in provincia di Enna.

“C’era un doppio nodo al collo, la corda era passata due volte”, ha continuato la donna. “C’era un doppio nodo all’albero. Come fa una bambina a uccidersi così. Quel giorno sono andata a prenderla prima: piangeva, era stata umiliata dalle sue compagne. Voglio giustizia, voglio solo giustizia”.

La mossa della Procura

La procura di Enna aveva restituito la salma alla famiglia per il funerale, ma il procuratore per i minorenni di Caltanissetta, Rocco Cosentino, ha nuovamente disposto il sequestro delle spoglie per l’autopsia che si terrà nel pomeriggio di mercoledì 13 novembre presso l’ospedale di Enna.

Attualmente c’è un fascicolo di indagine contro ignoti per istigazione al suicidio. Le piste battute sono quelle del bullismo e del revenge porn.

Come ricostruisce Il Mattino, alcuni compagni di scuola hanno raccontato di voci in merito a foto e video intimi della ragazzina. Qualcuno avrebbe diffuso tutto via chat. E Larimar era stata insultata in pubblico a scuola sia nella mattina della morte che nei giorni precedenti.

Fonte foto: ANSA

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