Cascate dell'Acquafraggia, morta per un selfie: cosa è emerso
Tragedia a Piuro, in provincia di Sondrio, con la caduta di una coppia in mezzo alle cascate dell'Acquafraggia: lei ha perso la vita
Sarebbe morta per un selfie Patrizia Pepè, la donna di 42 anni di Seregno (Monza e Brianza) che è scivolata nelle cascate dell’Acquafraggia, nel territorio di Piuro (Sondrio). Il fidanzato Antonino Ciulla, 36 anni, nel tentativo di salvarla le ha afferrato un braccio, venendo a sua volta trascinato nel vuoto, procurandosi una frattura alle vertebre. Lo riporta l’edizione locale de Il Giorno.
La tragedia si è consumata nel giro di pochi secondi all’ora di pranzo di domenica 13 giugno nella suggestiva località verde, piena di turisti accorsi in Valtellina per cercare di sfuggire all’afa estiva.
In tanti hanno assistito alla disgrazia, chiamando con tempestività i soccorsi. Che non hanno potuto salvare la donna, il cui corpo è stato ripescato esanime poco dopo nelle acque del bacino sottostante dai Vigili del Fuoco di Mese. Gli operatori del 118 ne hanno subito constatato il decesso.
Il fidanzato, originario di Venaria Reale (Torino), è stato recuperato dalle acque gelide, in condizioni che in un primo momento erano apparse gravi, per essere trasportato all’ospedale in elisoccorso.
Cascate dell’Acquafraggia, morta per un selfie dopo un volo di 60 metri
“Prima di finire in acqua, dopo un volo di una sessantina di metri, o forse più, hanno probabilmente urtato contro alcuni speroni rocciosi”, hanno dichiarato al Giorno i testimoni presenti.
Il decesso della donna sembrerebbe causato dunque dall’impatto con le rocce e non dall’annegamento. Solo l’autopsia ne chiarirà le cause effettive.
Sulla vicenda indagano i Carabinieri della Compagnia di Chiavenna, guidati dal capitano Daniele Gandon, che sono intervenuti sul posto insieme al Soccorso alpino e alla Sagf della Guardia di Finanza.
Cascate dell’Acquafraggia, morta per un selfie: la ricostruzione
“La donna, secondo i primi accertamenti non è scivolata dal sentiero, ma una volta raggiunta la zona del Belvedere si è tolta le scarpe e da lì è scivolata dentro il torrente, che è delimitato e non accessibile per ragioni di sicurezza”, ha spiegato Omar Iacomella, sindaco di Piuro, al Giorno.
“Ci sono cartelli che indicano i divieti di lasciare il sentiero per andare in mezzo alle cascate per farsi foto. È impossibile organizzare controlli, in quanto il parco è molto vasto. Lo scorso giugno una 31enne di Bernareggio si ferì gravemente cadendo in una pozza d’acqua”, ha dichiarato.