Moria di pesci a Venezia nei giorni di acqua bassa: cefali morti tra i canali, esperti divisi sulle cause
Banchi di cefali morti o in agonia nei canali di Venezia, dove gli esperti stanno conducendo accertamenti per capire le cause del singolare fenomeno
A Venezia, in concomitanza con i giorni di acqua bassa persistente che permettono di vedere con nitidezza i fondali del centro storico, si sta verificando un allarme ambientale a causa della moria di pesci.
- Cefali morti a Venezia, il video fa il giro del web: cosa sta succedendo
- Perché i pesci stanno morendo nei canali veneziani: le ipotesi escluse
- Il parere del biologo marino sulla moria di cefali nelle acque di Venezia
Cefali morti a Venezia, il video fa il giro del web: cosa sta succedendo
Gli esperti sono divisi sullo strano fenomeno che sta avvenendo nelle acque della Serenissima.
Dopo varie segnalazioni di banchi di cefali ammassati nei canali, mercoledì è stata fotografata per la seconda volta in un mese una serie di cefali morti o in agonia nella Fondamenta Ca’ Balà e a Sant’Angelo.
Claudio Venier, presidente dell’associazione dei commercianti di Piazza San Marco, ha filmato alcune decine di pesci che galleggiavano senza vita tra il Canal Grande alla Salute.
Perché i pesci stanno morendo nei canali veneziani: le ipotesi escluse
Di recente erano state indicate come la causa della moria di cefali le basse temperature. Ma con il freddo rientrato nella norma stagionale, questa volta manca una spiegazione anche per gli esperti.
È escluso che si tratti di un evento legato all’inquinamento, visto che si è verificato due volte in due punti diversi, o alla bassa marea, considerando che il canale in questione è navigabile e il livello dell’acqua permette ai pesci di sopravvivere.
Il parere del biologo marino sulla moria di cefali nelle acque di Venezia
Luca Mizzan, biologo del Museo di Storia Naturale, raggiunto dall’Ansa, ha dichiarato che è impossibile per ora trovare una spiegazione convincente alla moria di pssci nei canali di Venezia.
“Le ipotesi sono talmente tante che dire una fesseria è un attimo. Tre settimane fa si sono registrate le prime segnalazioni di pochi esemplari di cefali che morivano in zona Sant’Angelo”, ha spiegato.
Ma “sarebbe da capire quali specie ci sono, perché in laguna se ne trovano di 5 o 6 tipologie, una delle quali è soprannominata magna giasso, cioè mangia ghiaccio, perché vive sotto il ghiaccio a temperature rigide”, ha dichiarato l’esperto.
Altre specie, al contrario “quando ci sono temperature basse si portano alla foce dei fiumi, cercano acque più miti, ma se lo fanno in zone con poco ricambio d’acqua allora rischiano di togliersi l’ossigeno“.
Difficile dunque dire con certezza quali siano le motivazioni dietro questo particolare fenomeno della moria di cefali a Venezia, per cui saranno necessari ulteriori accertamenti.