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Mondiali, Codacons contro Qatar e Fifa: le richieste al Governo e alla Corte Europea per i Diritti dell'uomo

Continuano a far discutere i Mondiali del Qatar e la censura dei capitani da parte della Fifa per la fascia arcobaleno a favore dei diritti LGBTQ+

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Il Codacons ha deciso di rivolgersi alla Corte Europea per i Diritti dell’uomo e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per denunciare quanto sta avvenendo durante i Mondiali in Qatar. L’esposto contro la Fifa e i Paesi che hanno avallato censure e comportamenti “lesivi della dignità umana” verrà depositato nella mattinata del 25 novembre.

L’esposto del Codacons alla Corte Europea per i Diritti dell’uomo

Alcuni passaggi cruciali del documento sono stati pubblicati dall’Adnkronos. A finire nel mirino del Codacons è il divieto ai capitani delle squadre di indossare la fascia arcobaleno, “del tutto fuori luogo”.

Il campionato mondiale che si sta svolgendo in Qatar, scrive l’associazione, “mostra una retrocessione in materia di diritti umani anziché una evoluzione”.

Nell’esposto viene sottolineato che la stessa Corte Europea aveva equiparato la discriminazione per l’orientamento sessuale alla discriminazione razziale, con la sentenza numero 1813/07 del 9 febbraio 2012.

I giocatori della Germania con la bocca tappata contro la censura della Fifa.

Discriminazione sessuale e violazione della libertà di espressione

Il Codacons denuncia poi la “chiara violazione della libertà di espressione“, sancita dall’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Tale diritto, viene spiegato nel documento, include “la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

L’articolo 14 della Cedu sottolinea inoltre che il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla Carta deve essere assicurato “senza nessuna discriminazione”, come sta avvenendo per la fascia arcobaleno OneLove per i diritti LGBTQ+.

La richiesta del Codacons al Governo contro i Mondiali in Qatar

Il Codacons si appella dunque alle autorità competenti, in particolare al Governo italiano. A Palazzo Chigi viene chiesto di deferire alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo per le “censure poste in essere dalla Fifa“.

Nonché di segnalare il “crimine descritto in narrativa contro l’umanità, consistente nella persecuzione contro qualsiasi gruppo o collettività per motivi sessuali e incompatibili con il Diritto internazionale”.

Al Commissario per i Diritti umani presso il Consiglio d’Europa, il Codacons chiede invece di “intervenire sulla questione” e “promuovere il rispetto dei diritti umani”.

Viene chiesto poi, attraverso l’esposto, al Procuratore della Corte penale internazionale di avviare un’indagine autonoma per verificare quanto sta accadendo durante i Mondiali in Qatar.

Fonte foto: IPA

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