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Mistero sulla morte di Silvia Nowak a Castellabate uccisa a coltellate e trovata carbonizzata, le ipotesi

La morte di Silvia Nowak a Castellabate è ancora avvolta nel mistero: esclusa l'ipotesi della rapina finita nel sangue si indaga nel suo passato

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Sono ancora in corso le indagini sulla morte di Silvia Nowak, la 53enne trovata priva di vita in una pineta a Ogliastro Marina di Castellabate, in provincia di Salerno. Gli inquirenti considerano aperte tutte le ipotesi. Il corpo presenta lesioni probabilmente causate da un’arma da taglio, ed è stato carbonizzato. Il marito, quando la donna si è allontanata da casa, si trovava nell’abitazione per riposare.

Le ipotesi

Quando Silvia Nowak è uscita di casa, nel primo pomeriggio del 15 ottobre, con sé non aveva il cellulare né i documenti, tanto meno il denaro. La 53enne si è allontanata per la consueta camminata post-pranzo con una ciotola tra le mani, probabilmente per portare del cibo a qualche animale randagio. Una consuetudine, per la donna tedesca, che amava gli animali.

I Ris devono ancora capire se Silvia Nowak sia stata uccisa nella stessa pineta in cui il 18 ottobre la polizia locale ha rinvenuto il suo cadavere o se il suo corpo sia stato spostato.

Sono in corso le indagini sulla morte di Silvia Nowak a Ogliastro Marina, frazione di Castellabate (Salerno). Il corpo è stato trovato carbonizzato

Considerato il dato che Silvia Nowak sia uscita senza effetti personali porta ad escludere l’ipotesi della rapina degenerata nel sangue.

Secondo le prime indiscrezioni riportate da La Stampa, nel passato della 53enne e del marito non vi sarebbero ombre, ma qualche risposta potrebbe arrivare dai dispositivi della donna che sono stati sequestrati dai carabinieri per i dovuti accertamenti. A tal proposito è stato nominato un consulente.

La scomparsa di Silvia Nowak a Castellabate

Silvia Nowak, imprenditrice, si era trasferita dalla Germania nel Cilento nel 2020 insieme al marito. Il 15 ottobre la coppia aveva pranzato nella propria abitazione di Ogliastro Marina, in via Arena, insieme a due amici. Dopo il pasto gli ospiti erano rientrati a casa e il marito della donna era andato a riposare.

Silvia Nowak, invece, era uscita per una passeggiata come era solita fare. Senza mai fare ritorno. Dopo il risveglio, il marito era uscito per cercarla, chiedendo informazioni anche a un vicino. Non trovando una risposta, era dunque andato a denunciare la scomparsa della moglie.

Il ritrovamento e le indagini

Il corpo di Silvia Nowak è stato trovato il 18 ottobre in una pineta, coperto da alcune sterpaglie, seminudo e carbonizzato. Secondo la perizia del medico legale Adamo Maiese, il corpo presenta lesioni riconducibili a un’arma da taglio, oltre a un trauma cranico e a una frattura sul polso.

Su tutti questi dettagli andrà fatta chiarezza. Nel frattempo la Procura di Vallo della Lucania ha aperto un fascicolo per omicidio volontario e occultamento di cadavere contro ignoti.

A scagionare il marito da ogni sospetto sono le immagini delle telecamere della zona, le cui immagini si fermano al momento in cui Silvia Nowak si muove verso la vegetazione. La donna viene inquadrata mentre esce di casa da sola. Qualche ora dopo l’occhio elettronico ha immortalato il marito mentre esce di casa per cercarla.

Il caso si presenta come un giallo e su molti aspetti ricorda la morte di Liliana Resinovich e l’omicidio di Sharon Verzeni.

Fonte foto: iStock

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