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Milano, medico aggredito col machete nel parcheggio dell'ospedale: è gravissimo. Caccia all'uomo

Aggressione dopo una lite nel parcheggio del Policlinico di San Donato Milanese: grave un medico. I carabinieri sulle tracce dell'aggressore

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Una banale lite per questioni di viabilità, un tamponamento nel parcheggio, poi la violenta aggressione con un machete. È in fin di vita il medico che questa mattina è stato colpito e ferito alla testa nel parcheggio del Policlinico San Donato, a Milano. I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressore.

Medico aggredito nel parcheggio dell’ospedale

Il fatto è avvenuto attorno alle 10 di questa mattina, martedì 13 dicembre, nel parcheggio del Policlinico di San Donato Milanese, nell’hinterland di Milano.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri riportata da Ansa, l’aggressione è avvenuta in seguito ad una lite per questioni di viabilità, per un tamponamento nel parcheggio dell’ospedale.

Il dottore stava parcheggiando l’auto quando è stato tamponato dall’auto guidata dall’aggressore. Ne è nato un acceso diverbio, poi sfociato nell’aggressione.

Medico colpito con un machete: è gravissimo

L’aggressore avrebbe colpito ripetutamente il medico, 74 anni, con un’arma da taglio, probabilmente un machete, prima di darsi alla fuga. L’uomo, professionista in pensione che aveva ancora un rapporto di collaborazione con l’ospedale, avrebbe riportato una profonda ferita alla testa.

È stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale San Raffaele per essere operato in neurochirurgia: è in fin di vita.

Caccia all’aggressore

Alcuni operai che stavano lavorando nei pressi sulla fibra ottica ha notato quanto stava succedendo e hanno cercato di intervenire, ma l’aggressore si è dato alla fuga con l’auto a tutta velocità. I lavoratori sono però riusciti a prendere il numero di targa, riferendolo ai carabinieri intervenuti sul posto.

Grazie alla targa i militari sarebbero risaliti all’identità dell’aggressione: sono ora sulle sue tracce.

Fonte foto: ANSA

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