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Michele Misseri e le prime parole da uomo libero dopo gli anni di carcere per il delitto di Avetrana

Michele Misseri rivolge un messaggio a moglie e figlia ribadendo la sua colpevolezza nel delitto di Avetrana, dopo essere tornato in libertà

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

“Io non sono un uomo libero, ero più libero in carcere che fuori”: ha detto così Michele Misseri il giorno dopo essere uscito dal carcere di Lecce al termine della pena di otto anni per soppressione di cadavere, per avere gettato nel pozzo il corpo della nipote quindicenne Sarah Scazzi, ad Avetrana. Il 69enne ha affidato le sue prime parole dopo il ritorno nella sua villetta di Avetrana in un’intervista a Quarto Grado.

Le prime parole di Misseri

Io da assassino fuori e loro da innocenti in carcere, non è giusto” ha commentato Misseri in riferimento alla moglie Cosima Serrano e alla figlia Sabrina, condannate all’ergastolo per l’uccisione di Sarah Scazzi, il 26 agosto 2010.

“Ti dico la verità sette anni sono volati perché io sapevo quello che stavo scontando, perché era giusto quello che stavo scontando” ha detto all’inviato di Quarto Grado, ribadendo la sua colpevolezza nell’omicidio della nipote, dopo aver fornito durante il processo innumerevoli versioni, prima autoaccusandosi del delitto, poi chiamando in correità Sabrina e in seguito scaricando ogni responsabilità sulla figlia.

Il messaggio a moglie e figlia

Ai microfoni di Rete 4, Misseri si è rivolto alla moglie e alla figlia dicendo loro di “avere pazienza perché prima o poi sarete fuori”. “Spero di tornare in carcere – ha detto – ma devono uscire quelle poverette innocenti”

Il 69enne ha parlato anche di Sarah Scazzi. “Io l’ho sognata una volta quando lavoravo in Chiesa –  ha detto riferendosi alle attività svolte dentro il penitenziario – Ho visto come un angelo, era una cosa reale non era un sogno”.

“Ho pregato molto – ha aggiunto – per Sarah, Cosima e Sabrina”.

La riduzione della pena

In carcere dal 2017, Michele Misseri ha ricevuto uno sconto di 595 giorni sulla condanna: 554 abbuonati per buona condotta, più altri 41 ottenuti grazie al decreto svuota carceri.

Nel marzo 2023 il suo avvocato, Luca La Tanza, aveva ottenuto la riduzione della pena dimostrando che l’assistito aveva vissuto per quasi tre anni in una cella che non rispettava i requisiti degli spazi minimi richiesti. Il 69enne si trova adesso in una località segreta.

Non so quando tornerà ad Avetrana. Io ho concluso il mio compito – ha dichiarato il legale in merito alla sua scarcerazione – Non ho nemmeno una sua utenza cellulare. Mi chiamerà con quella nuova nei prossimi giorni. Comunque, credo che per un po’ resterà dove si trova adesso”.

Via Deledda, la strada dove si trova la villetta della famiglia Misseri, diventata negli anni luogo visitato da centinaia di curiosi, continua a essere interdetta al traffico veicolare con un presidio di polizia e carabinieri dopo le disposizioni del sindaco di Avetrana. Sul posto cronisti e cameraman, attendono il ritorno a casa di Michele Misseri, tornato in libertà.

Fonte foto: ANSA
Sarah Scazzi uccisa ad Avetrana nel 2010: da Michele Misseri alla cugina Sabrina, chi è stato condannato

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