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Mette un cavo d'acciaio in strada ad altezza uomo a Milano, arrestato con l'accusa di strage: "Ci annoiavamo"

Un ragazzo di 24 anni è stato arrestato con l'accusa di strage a Milano: con due complici ha teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo in strada

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

A Milano un ragazzo di 24 anni è stato arrestato per strage e attentato alla sicurezza dei trasporti: ha teso un cavo d’acciaio in mezzo alla strada ad altezza uomo “per gioco”. Gli investigatori sono sulle tracce dei suoi due complici.

Cosa è successo a Milano

A ricostruire quanto avvenuto a Milano, alle ore 2,35 della notte tra mercoledì e giovedì, è il ‘Corriere della Sera’: tre persone hanno teso un cavo d’acciaio (sottratto a un cantiere) a 140 centimetri da terra lungo le due corsie di viale Toscana, in direzione di viale Isonzo.

A chiamare il 112 è stato un residente di 26 anni, con la casa affacciata proprio su viale Toscana. I carabinieri sono arrivati in pochi minuti e hanno trovato il cavo d’acciaio ancora teso, tra un palo della segnaletica stradale e una pensilina dell’Atm. Gli autori del gesto si erano, però, già allontanati.

Se ne sono andati ridendo e scherzando” ha raccontato il testimone ai militari, che sono poi riusciti a rintracciare uno degli autori del gesto, a 600 metri di distanza, in viale Sabotino. Il 24enne A. B., milanese con precedenti, è stato arrestato nella notte tra mercoledì e giovedì con l’ipotesi di tentato omicidio in concorso con ignoti.

La confessione dell’uomo arrestato a Milano

A. B. ha confessato una volta che ha visto il cavo, uno di quelli edili utilizzati solitamente in cantiere. Ai carabinieri del nucleo radiomobile che l’hanno bloccato ha raccontato di averlo fatto “per gioco” (“Ci stavamo annoiando” è il virgolettato attribuito da ‘Il Giorno’). Per il cavo, il 26enne è stato accusato anche di ricettazione, non avendo giustificato dove l’avesse preso.

Nelle prime ore del mattino di giovedì 4 gennaio, il sostituto procuratore Enrico Pavone, “vista la gravità del fatto” per automobilisti e utenti della strada in generale, ha disposto l’arresto del 24enne milanese, che è stato portato al carcere di San Vittore.

Il fatto è avvenuto in viale Toscana, in direzione di Viale Isonzo, a Milano, alle ore 2,35 della notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio.

Caccia ai complici dell’uomo accusato di strage

Dopo l’arresto del 24enne milanese, proseguono le indagini degli investigatori per scoprire l’identità degli altri due complici.

Il ragazzo arrestato ha riferito di aver conosciuto i suoi due complici attraverso i social network e di non sapere quali siano i loro nomi.

Fonte foto: iStock - ChiccoDodiFC

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