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Meloni invita Zelensky al G7 ma Tajani frena sulle armi su suolo russo: "Rischio di terza guerra mondiale"

Meloni conferma l'invito di Zelensky al G7 ma Tajani frena sull'utilizzo di armi italiane su suolo russo

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Meloni accoglie Zelensky. La presidente del Consiglio ha confermato che il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky sarà presente al G7 in Italia. Questo nonostante l’opposizione del governo all’utilizzo di armi italiane su suolo russo, ribadito dal ministro degli esteri Tajani.

Meloni conferma Zelensky al G7 in Italia

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato che il suo omologo Volodymyr Zelensky sarà invitato, insieme a un’altra quindicina di partner esterni al gruppo, al G7 che si terrà in Italia.

La conferma arriva dopo uno dei primi passi indietro del Governo italiano e in particolare di Fratelli d’Italia e Forza Italia al supporto della resistenza dell’Ucraina contro l’invasione della Russia.

Il ministro degli esteri Antonio Tajani

Sia Giorgia Meloni che il ministro degli Esteri Antonio Tajani hanno infatti ribadito la loro contrarietà all’utilizzo di armi italiane per colpire obiettivi in territorio russo.

Tajani ribadisce il no all’utilizzo di armi italiane per colpire obiettivi in Russia

Sull’argomento il più chiaro è stato proprio il vicepremier Tajani: “I rischi di una terza guerra mondiale possono aumentare se ci sono scelte velleitarie, basta un piccolo errore per provocare conseguenze nefaste. Noi siamo fermissimi nel difendere l’Ucraina ma anche fermissimi nel difendere la pace. Questo è quello che vuole il popolo italiano” ha detto.

“Noi non abbiamo mai fatto mancare il nostro aiuto e sosteniamo in maniera incondizionata l’Ucraina, Non siamo una potenza militare: noi mandiamo tutto ciò che possiamo. Stiamo per inviare un altro pacchetto, è questione di settimane. Siamo al lavoro. Come sempre viene informato il Copasir” ha dichiarato il ministro degli Esteri.

“Noi non manderemo neanche un soldato italiano a combattere in Ucraina perché non siamo in guerra con la Russia. Noi non autorizziamo l’uso di armi italiane fuori dai confini dell’Ucraina. Nessun problema a togliere il segreto sulla fornitura di armi all’Ucraina, ma poi bisognerà evitare speculazioni” ha poi concluso.

Perché l’Ucraina chiede di poter colpire la Russia

L’Ucraina ha richiesto ai suoi alleati occidentali il permesso di utilizzare le armi fornitele per attaccare obiettivi in quello che è considerato dalla comunità internazionale territorio della Federazione russa a tutti gli effetti.

La ragione è la nuova offensiva che la Russia sta cercando di portare avanti da nord verso la città di Kharkiv. L’esercito di Mosca sta sfruttando questa limitazione per piazzare posizioni di artiglieria oltre confine in modo che queste siano al sicuro dai contrattacchi ucraini.

Anche se la spinta dell’offensiva sembra ormai essersi esaurita dopo conquiste territoriali trascurabili, gli Usa hanno comunque autorizzato l’Ucraina a utilizzare le armi da loro inviate per colpire le postazioni russe esclusivamente su quel fronte anche se si trovano in Russia.

Fonte foto: Ansa

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