McDonald's lascia la Russia: dopo la guerra in Ucraina per l'azienda è "insostenibile" operare sotto Mosca
Nel 1990 l'apertura del primo ristorante fast food a Mosca rappresentò l'ingresso del capitalismo in Urss. Ora la ritirata
Sono passati più di 30 anni dall’apertura del primo McDonald’s in Russia. E dopo tre decenni, la celebre catena di fast food sta provando a lasciare il paese governato da Putin. Il motivo della svolta va cercato naturalmente nella guerra in Ucraina.
- McDonald's esce dalla Russia: perché la catena di fast food lascia il territorio amministrato da Putin
- Addio di McDonald's alla Russia: le parole dell'amministratore delegato Chris Kempczinski
- McDonald's vende i ristoranti in Russia: nel 1990 rappresentò l'ingresso del capitalismo in Urss
McDonald’s esce dalla Russia: perché la catena di fast food lascia il territorio amministrato da Putin
Operare in Russia sarebbe ormai insostenibile per McDonald’s. C’entrano la crisi umanitaria innescata dalle azioni di Mosca ai danni del popolo ucraino e un contesto economico imprevedibile (e quindi tutt’altro che buono per fare affari) e insostenibile da un punto di vista dei “valori di McDonald’s”.
Dai punti vendita di McDonald’s saranno rimossi nome, logo, marchio e il tipico menu. Quindi saranno venduti. Tuttavia l’azienda conserverà i suoi marchi in Russia.
Addio di McDonald’s alla Russia: le parole dell’amministratore delegato Chris Kempczinski
“Abbiamo un impegno nei confronti della nostra comunità globale e dobbiamo rimanere saldi nei nostri valori. E il nostro impegno per i nostri valori significa che non possiamo più mantenere gli archi luminosi (il riferimento è al logo della compagnia, ndr) lì (in Russia, ndr)”. Lo ha detto l’amministratore delegato Chris Kempczinski.
“È impossibile ignorare la crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina – ha aggiunto il management in una lettera inviata ai dipendenti – ed è impossibile immaginare che gli archi d’oro rappresentino la stessa speranza e promessa che ci ha portato ad entrare nel mercato russo 32 anni fa”.
Pur trattandosi di una multinazionale, la scelta di fare i “bagagli” e lasciare il territorio amministrato da Mosca non sembra marginale: sono infatti 850 i ristoranti di McDonald’s in Russia.
McDonald’s vende i ristoranti in Russia: nel 1990 rappresentò l’ingresso del capitalismo in Urss
Il primo ad aprire in assoluto è stato quello in piazza Pushkin a Mosca. L’inaugurazione, alla quale parteciparono migliaia di sovietici, ci fu il 31 gennaio 1990. Quelle immagini sono state, per molti, a posteriori, il simbolo dell’ingresso del capitalismo nel paese d’elezione del comunismo e il segno che la Guerra Fredda stava per scemare.
Per la stessa ragione, l’addio di McDonald’s alla Russia è, per i rapporti Oriente – Occidente, un evento dai risvolti inquientanti.